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LA FOSSA DEI LUPI E IL "POMPA"

07-02-2015 12:22 - News Generiche
La prima e forse l´ultima volta che parlammo col Pompa fu a Pistoia nel 1979 o giù di lì.
Qualcuno della Fiesole andava a vedere la Pistoiese (allora in B) e, anche qualcuno di noi della "Fossa", coglieva allora l´occasione per seguire la Sampdoria, per la quale c´era stata sempre una certa simpatia.
Ci piacevano gli Ultras blucerchiati, i loro bandieroni e poi, in quegli anni, così duri per i liguri, ci sarebbe piaciuto rivedere la Sampd in A.
Con Giancarlino Parenti, quando era possibile, andavamo a vedere la Samp e una volta, proprio Giancarlino, andò con Emilio a Livorno in vespa, a seguire i blucerchiati, nonostante il capo della "Fossa" tifasse da sempre Bologna ed Emilio fosse un ultrà della Juventus.
Era una giornata di pioggia e loro tornarono tutti fradici in Sede, quando la Sede era la Sede - in tutti i sensi - dei "Lupi" e dei loro tifosi.
Quella volta a Pistoia, alla fine degli anni Settanta, c´era anche Papero e forse qualcun´altro con me e Giancarlino.
Incontrammo il Pompa, lo salutammo e ci parlammo relativamente all´assalto ad un nostro pullman ad Empoli (primavera 1978) da parte di qualche tifoso dell´Use (frequentatore anche della Fiesole) che aveva chiamato per Use-"Lupi" qualche ultras viola (a rinforzo) per danneggiare alla grande uno dei nostri due torpedoni con cui avevamo seguito i Magici a Empoli.
Ovviamente l´assalto avvenne quando noi eravamo già tutti dentro il palazzetto e con la gara in corso; ce ne avvedemmo solo quando tornammo nel piazzale ed era rimasto un solo pullman su cui far ritorno a Santa Croce.
Salimmo tutti lì, pigiati come sardine.
Il Pompa non sapeva nulla, si scusò e disse che quelle cose erano avvenute a sua insaputa.
Lui non le avrebbe di certo condivise, nè dato certi tipi di ordine.
Ci dette l´impressione di essere un ragazzone diretto, un leader, un vero capo-popolo. Ebbe parole giuste, non fece lo sbruffone con noi e non usò frasi del tipo:" Ma chi siete? Ma che cazzo volete?".
Ascoltò e rispose; probabilmente sapeva qualcosa degli ultras dei "Lupi", di quelli della pallavolo.
Il suo mito rieccheggiò per anni, nei racconti di chi tifava viola e in quelli degli ultras delle altre squadre.
E´ giusto che la Fiesole abbia ricordato, anni orsono, con una targa (nella foto) la memoria del suo leader indiscusso.
Proprio lì in Curva, Stefano Biagini il Pompa, un supertifoso che ha dato tanto per il movimento ultras.
Ed invece, per i colori della sua squadra del cuore, tutto se stesso.

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