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ANNI BUTTATI? NON CERTO PER NOI!

02-05-2011 23:30 - News Generiche
Una squadra da battaglia per una tifoseria mai doma.
Questo il responso della semifinale di ritorno, la così detta gara-3 nel tiferno, dove la Ngm Mobile ha staccato il biglietto per la finale.
Si giocherà domenica prossima 8 maggio a Padova, partendo sotto per 0-1 coi veneti avanti per il miglior piazzamento in campionato.
Della trasferta di Padova torneremo però a parlare da domani; ora vale la pena chiudere il discorso-umbro con la nostra tifoseria che non poteva mancare all´appuntamento nella città della "Divina" Monica Bellucci.
La Curva Nord locale si è affidata al latino con striscioni eloquenti del tipo "Castrum Felicitatis" (la felicietà del Castello) e poi, all´inizio del terzo set con un altro, bem più deciso: Ubi maior minor cessat.
Quelli della "Fossa dei Lupi" si sono guardati, chiedendosi: "Che vor dì?" - interrogandosi a vicenda.
Ma di latinisti, fra quelli della Curva, evidentemente non ce n´erano.
Il Liceo Classico non è stato roba per loro, reduci da scuole meno impegnative, se non dalla terza media, per poi andare a lavorare da qualche parte per far cassa.
La traduzione è stata comunicata loro in seguito, con una spiegazione che la sapeva lunga: di fronte al grande il piccolo deve star zitto.
Invece zitti, quelli venuti da Santa Croce e dalla Toscana non sono stati, incitando la Ngm e, tante volte il grido "Lupi-Lupi" è riecheggiato in un PlaaJoan angusto, ribollente di tifo e per nulla accogliente.
"Magnamo sti lupini", recitava un altro striscione, prima della partita, quando la Curva Nord dava il benvenuto agli amici aretini, mentre un due aste parlava di "Anni buttati" (nella foto di Marco Bonucci).
Sì, anni buttati al vento, dall´inizio degli anni Novanta (1993) in poi, per ripartire pochi mesi orsono dopo lustri di assenza totale, da ogni palcoscenico, a livello di tifo, per campionati in serie minori oppure di scarsa visibilità in A2.
Anni buttati, nel vero senso della parola.
Questa trasferta non era agevole per i "Lupi" intesi come squadra e tifosi e così è stato. La squadra ha sofferto ma è riuscita a far sua la gara venendo fuori autoritariamente dal terzo set in poi.
Una trentina di ultras conciari hanno guidato il tifo dell´altro centinaio di appassionati provenienti dalla Toscana che non si sono tirati indietro per dare una mano ai Magici.
Le forze dell´ordine hanno controllato con grande moderazione la situazione che ha avuto, qualche momento di leggera tensione, a fine gara, dopo l´esultanza della gente toscana sul campo da gioco e qualche coro inneggiante ai "Lupi" che non ha trovato ben disposti i padroni di casa.
Polizia e carabinieri hanno tenuto a bada - con l´aiuto di qualche dirigente delle due squadre - la situazione all´imbocco del sottopassaggio e, poco più tardi, il pullman dei supporters santacrocesi, scortato da un´auto dei carabinieri, ha ripreso la via del ritorno.
Il PalaJoan ha spinto incredibilmente per tutta la gara ma la tifoseria ospite non è stata da meno.
Questa si è presentata a Città di Castello, così come in tante altre città, decisa a sostenere i Magici senza mai mollare e con la passione di sempre.
Nessuna minaccia, sia chiaro, la farà mai recedere, nel nome di una storia e di una tradizione pluridecennale, figlia di anni ed anni di presenza immancabile al fianco di una squadra mai abbandonata neppure nei momenti più bui.
Mediti chi di competenza: qui non si parlerà mai di anni buttati!
(Info-Curva PalaParenti)

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