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C'E' IL CONTRORDINE: LA PALLAVOLO NON E' PIU' SPORT PERICOLOSO

08-05-2020 06:25 - News Generiche
Tutto cancellato e, speriamo, tutto dimenticato.
La pallavolo non è lo sport più "pericoloso" d'Italia.
E' arrivato il contrordine dallo studio del Politecnico di Torino, l'oramai celeberrimo documento di più di 400 pagine che, in un primo momento, sembrava individuare nel volley lo sport con la più alta possibilità di infezione da Covid-19.
In realtà, come è logico che sia, la pallavolo ha una pericolosità media, superato da altri sport che hanno un contatto fisico tra i giocatori molto maggiore (calcio, basket, sport di lotta).
«C'è stato un malinteso legato alle prime comparazioni sulle autocertificazioni soggettive delle Federazioni — ha spiegato Velasco a Radio 24 - dopo aver duramente criticato lo studio del Politecnico. Se io riempio un modulo metto un numero, se lo riempie Blengini ne mette un altro. Il problema era che rappresentava un danno enorme per noi che parliamo con i genitori di migliaia di ragazzini che leggono quello e non vogliono più far giocare i figli perché la pallavolo è lo sport più pericoloso. C'è stato un malinteso».
Tutto bene quel che finisce bene, direbbe qualcuno, anche se la fuga iniziale di notizie, incomplete tra l'altro, che aveva portato un certo trambusto nel mondo della pallavolo, non ha di certo fatto una bella pubblicità al Politecnico di Torino e al Coni.
Dallo studio finale si evince chiaramente come, la pallavolo, è lo sport di squadra con minore rischio di infezione da coronavirus tra gli atleti, semplicemente per la presenza di una rete in mezzo al campo che divide le due squadre, e l'assenza di contatti diretti come avviene nel calcio o nel basket, dove i giocatori si "marcano" a pochissimi centimetri di distanza. In una scala che va da 1 (rischio minore) a 8 (rischio maggiore), il Politecnico di Torino ha inserito il volley a quota 5 come pericolosità generale, molto meno del 7 del basket e dell'8 di una gara di atletica leggera sugli 800 metri (perché gli atleti in scia possono respirare le goccioline degli altri atleti affaticati). In un allenamento tecnico di squadra, altro esempio dello studio dell'università torinese, classe 7 per il basket, classe 5 per la pallavolo cosi come il tennis, fino ad un rischio 8 per l'allenamento in barca con equipaggio multiplo.

Fonte: F.C. – Gazzetta di Modena



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