28 Marzo 2024
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DAIANA E I GIORNI DEL CORONAVIRUS

13-03-2020 06:29 - News Generiche
Daiana Fiorini è stata, per qualche anno, una grande tifosa dei “Lupi”.
Li ha seguiti con passione ed entusiasmo per almeno cinque o sei campionati, nel primo decennio degli anni Duemila, collaborando anche con l'ufficio stampa, diretto da Lemar, denotando indubbie capacità.
La foto di Marco Bonucci, che pubblichiamo qui a fianco, la ritrae sulla destra, felice in quel di Verona, con Lemar e l'allora presidente Pantani, al termine del vittorioso confronto con la Marcegaglia Ravenna.
Siamo nel gennaio del 2011 e, la Codyeco Lupi ha battuto in finale di Coppa Italia per 3-0, i romagnoli allenati da Babini.
E' la seconda coppa che i “Lupi” portano a Santa Croce, dopo quella conquistata a Bassano del Grappa nel 2005. Altri tempi, altre storie.
Oggi Daiana vive a Londra e ogni tanto la sentiamo su Facebook.
L'altro ieri ha dimostrato tutta la sua sensibilità, con questo post che riportiamo con immutata stima ed amicizia, nei suoi confronti:

E' difficile parlare del momento che stiamo vivendo in tutto il mondo, senza cadere nella retorica.
Siamo sommersi dalla paura dell'ignoto, dai pareri contrastanti da chi, nonostante tutto, continua a politicizzare un male, come quello che può causare un virus, di cui non conosciamo niente.
Senso di disorientamento, di solitudine, di fragilità, di vulnerabilità...il virus ci mette a nudo sulla nostra condizione di esseri umani, che ogni giorno cerchiamo di coprire, di mascherare con attività frenetiche quali un lavoro full-time, shopping compulsivo, apericene, selfies con bocche a “culo di gallina” (scusate, ma è così che vengono chiamati in Toscana), i sorrisi forzati, le finte amicizie e il tentativo di convincerci che ci stiamo divertendo tanto.
Diventiamo sempre meno propensi alle relazioni genuine, rinchiusi nei nostri egoismi, che affiorano alla prima controversia.
Questo è un momento tosto, non siamo abituati al sacrificio, a non sapere come sarà domani, non abbiamo per nostra fortuna, conosciuto nessuna guerra ed in confronto a tante realtà, non troppo lontane da noi, di popoli prigionieri, violentati e violati; noi siamo cresciuti nell'opulenza.
Credo che ogni cosa non capita a caso.
Qui, ora, si impone uno stop, dobbiamo fare tesoro e guardarci finalmente dentro, per riuscire a recuperare tutto quello che noi, uomini e donne, possiamo essere di bello.
Amore, amore e poi ancora amore stringere i denti ed aiutarci l'un l'altro: insieme ce la faremo perché noi ce la faremo, gente! Un abbraccio. (Diana Fiore)


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