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IL CAPANNONE DELLE CROSTE

23-01-2010 - News Generiche
L´anno scorso, nella primavera del 2009, nel mese di aprile crediamo, vi promettemmo un articolo dal titolo "Il capannone delle croste" che avremmo dedicato alla squadra ed al club del Loreto.
La delusione per l´esito finale della regualr-season era ancora cocente, perché, come ricorderete bene, la Codyeco aveva finito a pari merito coi marchigiani il suo campionato e non era andata in A1 solo per il numero delle vittorie: due in meno dei diretti avversari.
Ci faceva rabbia anche il fatto che loro non avessero avuto un impianto a norma per la massima serie e che avrebbero dovuto disputarla fuori da Loreto, oppure sempre a Loreto, ma con l´impianto pronto chissà quando mai.
Dicevamo infatti che doveva andare in A1, una squadra "con quella specie di palazzetto", vecchio, brutto, con un pubblico modesto per una squadra di vertice, mentre noi avremmo avuto il nostro bell´impianto con un pubblico adeguato, mentre quello che sentivamo definire, in televisione, come il "PalaSerenelli" non era altro che la brutta copia della ristrutturata e rinnovata "Goripellami" di Santa Croce (nella foto sopra) che, da parte sua, era molto migliore rispetto all´impianto da gioco della compagine marchigiana.
"Di già è meglio la Goripellami del palazzetto di Loreto" - dicemmo allora a più di un sostenitore dei "Lupi", così a caldo, trovandone l´assenso - "si vedrà come faranno a fà l´A1 nel capannone delle croste...".
Ci piaceva questa definizione e questo paragone anche se sentivamo e leggevamo che a Loreto la dirigenza stava dandosi fortemente daffare per ristrutturare il vecchio e fatiscente impianto da gioco.
Trascorsero i mesi e del Loreto ne parlammo effettivamente, fra tutti poco o niente, concentrandoci sul nuovo campionato di A2, guardando poco verso le Marche da dove, però, giugevano notizie confortanti sui lavori in corso.
"Ma col palazzetto come faranno?", ci domandavamo - "e con la squadra come si arrangeranno per l´A1?".
Domande di circostanza fino a quando, con grande ritardo, siamo rimasti stupefatti - assistendo alla diretta di Loreto-Vibo Valentia, del gran risultato ottenuto dal club presieduto da Luciano Serenelli.
Il brutto anatroccolo è diventato proprio un bel cigno bianco, complimenti di nuovo e tanto di cappello a tutti coloro che hanno realizzato il "miracolo" del nuovo e ristrutturato PalaSerenelli (nella foto sotto) dove, nel periodo natalizio, anche i nostri ragazzi delle giovanili, hanno potuto disputare un torneo internazionale, il "Serenelli e Cardinali", calcando il mondoflex del nuovo palasport loretano.
La nuova struttura è invidiabile per come stata realizzata con tre gradinate "bombate" che girano intorno al campo da gioco, creando un effetto di grande "contatto" con i giocatori impegnati in gara.
Le due curve sono a ridosso dei giocatori tanto che un vecchio tifoso come Urbino direbbe che - "a chi va in battuta c´è da mangiagli l´urecchi", tanto per rendere l´idea della vicinanza fra atleti e pubblico.
Nel frattempo Loreto ha allestito, per la massima serie, una squadra in grado di raggiungere la salvezza e ci sembra giusto che sia così in considerazione di quanto avviene da qualche altra parte sempre sul versante adriatico.
A Loreto hanno fatto le cose presto e bene e c´è da battere loro le mani.
Il presidente Serenelli, se avrà modo di leggere quest´articolo, probabilmente ne avrà piacere, come è stata molto felice la nostra società a partecipare al torneo in memoria di suo figlio e di Cardinali.
Il fatiscente e vecchio palasport marchigiano, valido ai tempi dell´Amaro Più Loreto del presidente Tombolini, era diventato col tempo proprio il "capannone delle croste"; quello nuovo è invidiabile e ora anche Loreto e la Pallavolo maschile e femminile di Loreto hanno il loro bell´impianto.
Complimenti di nuovo da parte nostra.
(Cronache Biancorosse)

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