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IN ONORE AI NOSTRI BOTTEGAI (di Corazzata lastre)

14-07-2017 06:40 - News Generiche
Cardinale ossequi e che la forza dei Lupi sia sempre con lei ed il Devoto Sacrista.
Bella festa l´altra sera in Sede, in occasione della serata dei Lupi, con tanta bella gente.
Con il presidente Sergio Balsotti, che salutiamo volentieri (ma non solo), ci siamo intrattenuti brevemente, ci siamo salutati reciprocamente ed invece di parlare di pallavolo abbiamo parlato delle Lastre, ricordandoci di tanti aneddoti del passato della nostra "piccola" ma GRANDE Cittadina.
Balsotti ci chiedeva: "O come fate a riordavvele tutte?". E noi, di rimando: "Per forza, ci siamo nati e cresciuti".
Gli abbiamo inoltre ricordato che il cuore delle Lastre, come l´Ammiraglio ha sempre detto al buon "Dollaro" (Ave a te, unico ed inimitabile DJ delle Lastre), partiva dalla Via Carducci e finiva in Via di Maina, tutto il resto erano "forestieri", BODDE!
Certo che non potremo dimenticare alcune botteghe storiche anche in fon di porta Pisana tipo: Le Tecchere (con le zizzole), Igea (scarpe esposte in vetrina sopra le scatole vuote) e ci fermiamo qui, per non far torto a nessuno, ma il concetto l´avrete capito.
Dall´altra parte, era tutta un´altra storia (con altre eccezioni, sconfinando verso porta Fiorentina tipo: Merdina , Wally la moglie di Adrio il Sindaco ed altre).
A tale proposito, con qualche personaggio cresciuto in Paese, ci siamo detti - per ricordarci di chi eravamo - di "ritrovarci" una volta in Paese, tra le varie "generazioni", a partire da quella di Danilo Giannoni ar seolo il "Brillante", Renzo Parenti (fratello di Giancarlino "La Fossa") , Roberto Nannetti e tutti quelli che avranno voglia di partecipare, per fare una mappatura delle botteghe di Paese.
Da un´idea nata da Marco Fantozzi (che salutiamo), residente a quei tempi nella Via dell´Angelini, cercheremo come detto, di fare una mappatura delle botteghe di cima in fondo al paese e perché no, magari scriverci anche un libricino, perché la nostra storia rimanga e venga tramandata ai nostri giovani.
Tutti d´accordo e vedremo quando si potrà fare.
Nel frattempo, il buon "Brillante", di nome e di fatto, ci ha deliziato con un paio di gemme.
La Corazzata Lastre ma, anche tanti altri, quando andava a scuola (alle elementari in Via Carducci), faceva tappa davanti al carretto della Nandina, per comprare i bomboloni, "belli cardi", come diceva lei" (Ave a te mitica Beppina), per mangiarli a scuola nella pausa colazione; però come lei sa Cardinale, c´è sempre un però.
Nel primo pomeriggio, prima di fare una partitina a calcio "Surarno", ci si fermava nella bottega della Nandina, nell´ angolo di Via, anzi di Largo Genovesi , (per noiarti la VIA DELLE CENTO DONNE, l´unica che aveva quattro "caanci"), tappa obbligatoria, per comprà un sacchetto di gommoni (le caramelle zuccherate) e, con dieci lire, si mangiava e si godeva un monte (ma di più godevano i dentisti perché ci bacavano tutti i denti, RIBODDE)!
Questo è quanto abbiamo raccontato a Danilo, rammentandogli la nostra giovinezza (anche se non ce n´era bisogno perché il sù figliolo, Juri, faceva parte della nostra "ghenga") e lui, di rimando, a proposito di gommoni, ci ha raccontato questo: "Due amici si trovano al mare e uno chiede all´altro: "Come va, tutto bene?".
L´amico risponde: "Meglio di così un potrebbe andà; pensa che ho comprato un gommone da sette metri" e l´altro: "Boiadè o quanta roba hai da cancellà?".
Grande il Brillante e grande la nostra Santa Croce.
Detto questo, Forza Lupi e Vecchio Cuore Biancorosso!

Corazzata Lastre – (Non ti scordar di me – Beniamino Gigli )

Nella foto: la mitica bottega della Nandina negli anni d´oro, con Beppina e tutte le sue amiche: Fosca, Giovanna (la Tola) ed altre.

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