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L'IMPERATORE WALLACE HA CONCLUSO LA SUA CARRIERA

06-07-2019 06:35 - News Generiche
L’Imperatore ha appeso le scarpette al chiodo.
Martins Wallace (nella foto), a 36 anni, ha detto basta con l’attività agonistica.
Quando arrivò ai “Lupi”, su precisa indicazione del d.s. Luca Berti, aveva vent’anni.
La Codyeco Lupi di Flavio Gulinelli si apprestava a disputare il campionato di A2 2003-04. Wallace aveva iniziato a giocare nella stagione 1998-99 con la maglia dell'Olympikus, club che poi aveva cambiato denominazione, prendendo quella di Unisul, col trasferimento da Rio de Janeiro a Florianópolis.
Nella stagione 2003-04 l’arrivo in Italia, con 41 punti messi a segno alla prima di campionato, in quel di Bassano del Grappa, dove i “Magici” si erano imposti per 3-2.
Una sola partita per diventare subito un beniamino, in un paese che lo accolse subito da trionfatore, nonostante i suoi soli 20 anni.
Martins, dotato di un gran fisico e di mezzi atletici importanti, era facilmente accostabile ad un calciatore brasiliano all’epoca in forza all’Inter: Adriano Leite Ribeiro, per tutti l’Imperatore.
Scontato – per chi scrive – eleggerlo quasi subito ad Imperatore della Codyeco Lupi.
L’anno successivo, nella stagione 2004-05 i “Magici” fecero cappotto.
Wallace era arrivato la sera stessa della presentazione della squadra, in notturna, in piazza Garibaldi.
Qualcuno l’aveva prelevato all'aeroporto Galilei di Pisa ed al suo arrivo, la presentazione della squadra di coach Provvedi, era quasi agli sgoccioli.
L'ingresso sul palco fu un accolto da un’ovazione e da tanti applausi.
Bei ricordi ci legano all’Imperatore, a lui che con Falasca e capitan Suela, componeva il “Trio delle meraviglie”, altro appellativo coniato dal sottoscritto.
Forse allora, avevamo più fantasia rispetto ad oggi; sicuramente ben altro entusiasmo.
Simone Tiberti sapeva gestire come pochi i tre frombolieri a sua disposizione e, di conseguenza, la Codyeco Lupi volò in A1 vincendo anche la Coppa Italia.
Nella massima serie Wallace trovò il posto di titolare fisso al centro, quasi nella parte finale della stagione.
Il tecnico Zanini impiegò forse troppo tempo, a compiere questa scelta che, sul quotidiano La Nazione, avevamo caldeggiato a suo tempo, notando le difficoltà in quel reparto.
Un giocatore universale come Wallace non avrebbe avuto problemi a giocare da centrale e questi lo dimostrò immediatamente, facendo mirabilie soprattutto in occasione della sfortunatissima gara interna con Piacenza (persa per 3-2), facendo sconquassi al centro.
Tre i campionati disputati dall’Imperatore a Santa Croce, dove ha lasciato un gran bel ricordo e tanti amici. Resterà fra gli indimenticabili.
Nel corso della sua lunga carriera Martins ha giocato in Argentina, (quattro anni nel Bolívar), in Brasile, in Giappone, di nuovo in patria e poi ancora in Giappone, per poi chiudere la carriera in Portogallo, allo Sporting Lisbona.
Con la Nazionale verdeoro, Wallace ha debuttato nel 2011, disputando la finale di World League e vincendo la medaglia d'oro al campionato sudamericano e ai XVI Giochi panamericani.
Ora la sua carriera da atleta si è conclusa.
La famiglia è il suo grande orgoglio. Lo abbracciamo con l’affetto di sempre, facendogli tanti auguri di ogni bene per il futuro.

Marco Lepri


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