"LUPI" HORROR, PROVA IMPERDONABILE NELLE MARCHE

Potenza Picena ha vinto per 3-1 dopo che la Kemas Lamipel, dopo un pessimo inizio, aveva rimesso in piedi - con Tamburo per Wagner - la prima frazione, andando poi a vincerla, con una seconda parte ben giocata, in cui i marchigiani avevano subito oltre misura il ritorno dei conciari.
Poi, dal secondo set in poi è stato un pianto greco, tanto per usare un termine.
Avevamo dedicato tre articoli consecutivi per presentare l’importante gara di Civitanova Marche contro la quinta forza del Girone Bianco della A2.
Avevamo detto di tutto e di più: che una sconfitta avrebbe complicato i programmi, che una vittoria da tre punti avrebbe consentito ai biancorossi di fare un bel pieno di fiducia, dando una netta sterzata al loro campionato, scattando in avanti con decisione, per poi prepararsi alle sfide a venire con una rinnovata carica ed una considerevole autostima in loro stessi.
La vittoria su Lagonegro ci aveva fatto pensare che forse qualcosa fosse cambiato.
Avevamo richiesto l’impresa ai biancorossi nelle Marche, una gara concentrata, attenta, la classica partita delle partite, una prestazione tutta continuità e qualità, mai disputata nel contesto di questa stagione.
Invece il naufragio è stato netto, una gara squallida, sciatta, con interpreti disorientati in balìa degli avversari.
Ci fermiamo qui, altrimenti rischiamo di far male e di farci oltremodo male.
La nostra delusione, come quella di tutto l’ambiente, è enorme.
Potenza Picena ha vinto il secondo set a 17, il terzo a 16 ed il quarto a 19.
Nella seconda frazione abbiamo contato sei servizi sbagliati consecutivamente dai biancorossi. Chiunque si presentava in battuta, regolarmente sbagliava.
Nel terzo set la squadra non è esistita e, nel quarto, lo sfascio è stato totale con i “Lupi” sotto per 19-9 e per 20-11.
Paoletti e soci ridacchiavano dinanzi alla goffaggine di certi tentativi dalla parte opposta della rete.
Non aggiungiamo altro. Ci fermiamo qui in attesa degli eventi.
La società però interverrà rapidamente e, la pazienza dei tifosi, sta per finire.

Lemar