A PROPOSITO DI EMMA VILLAS CODYECO LUPI SIENA
21-08-2025 06:00 - News Generiche
In nome e per conto di alcuni “Vecchi Lupi” ed in rappresentanza di tanti e sempre più numerosi nostri concittadini, desideriamo con queste poche righe esprimere tutta la nostra contrarietà, il nostro disappunto, la nostra amarezza per il triste epilogo toccato in sorte alla nostra gloriosa Società, ai nostri amati “Lupi”, scomparsi per visibilità dal panorama del volley nazionale.
Pur consapevoli delle difficoltà di reperire Sponsors, degli innegabili aumenti dei costi di gestione e della scarsa affluenza di pubblico agli incontri di campionato, riteniamo che si sarebbe comunque potuto fare di più o di meglio.
Due anni fa abbiamo assistito alla doppia autoretrocessione dalla A2 alla B, quarta serie nazionale. Quest'anno, dopo aver meritatamente vinto il campionato, c'è stata la non partecipazione alla A3.
Tutto ciò senza mai un tentativo di coinvolgimento dei santacrocesi, delle Istituzioni, che sempre sono state vicine a questa società, per un confronto che avrebbe potuto far scaturire nuove idee, porgere preziosi consigli e, forse, possibili sostegni forieri di diversi scenari.
A tutti coloro che hanno ritenuto e ritengono di giustificare questa “fusione e/o assorbimento” sostenendo che la Pallavolo a Santa Croce... “non è più il “giochino” o lo sfizio di un gruppo di appassionati” ci permettiamo di ricordare che gli oltre sessanta anni di successi, di insuccessi, di cadute e di risalite hanno comunque tenuto viva questa società nel tessuto sociale del nostro Paese oltre che in quello toscano e nazionale della Pallavolo.
I “Lupi”, quelli di allora, sono stati determinanti per la realizzazione del Palazzetto dello Sport, un impianto che realtà assai più significative e territorialmente più importanti della nostra amata Santa Croce non hanno e che ci invidiano tutt'oggi.
In quel luogo, inaugurato nel lontano 26 ottobre 2002, ed ancor prima in altri luoghi, generosamente concessi, hanno giocato atleti illustri, di caratura nazionale ed internazionale, indossando quella maglia biancorossa con cucito al petto lo storico scudetto che, dalla fondazione, ci ha sempre accompagnato e contraddistinto insieme alla mitica prima bandiera.
Il nuovo logo, composto ahimé proprio con Siena, ci vede in un ruolo oltre che promiscuo chiaramente subalterno, in una posizione di sudditanza inaccettabile a fronte della nostra storia. Ma cosa fatta...capo ha!
Proprio in questi giorni la scomparsa di Don Luciano Niccolai, il “nostro Cappellano”, a 63 anni dalla fondazione dei “Lupi”, ci è parso un triste presagio, un doloroso epilogo. La fine di un'epoca!
Come avrebbe voluto Lui, a coloro che intraprendono questa nuova ed impegnativa avventura auguriamo tutto il nostro più sincero e sentito “in bocca al lupo”.
Noi ci terremo stretti i nostri tantissimi ed indimenticabili ricordi che, anche per ragioni anagrafiche, saranno assai, assai di più dei nostri futuri sogni.
Pur consapevoli delle difficoltà di reperire Sponsors, degli innegabili aumenti dei costi di gestione e della scarsa affluenza di pubblico agli incontri di campionato, riteniamo che si sarebbe comunque potuto fare di più o di meglio.
Due anni fa abbiamo assistito alla doppia autoretrocessione dalla A2 alla B, quarta serie nazionale. Quest'anno, dopo aver meritatamente vinto il campionato, c'è stata la non partecipazione alla A3.
Tutto ciò senza mai un tentativo di coinvolgimento dei santacrocesi, delle Istituzioni, che sempre sono state vicine a questa società, per un confronto che avrebbe potuto far scaturire nuove idee, porgere preziosi consigli e, forse, possibili sostegni forieri di diversi scenari.
A tutti coloro che hanno ritenuto e ritengono di giustificare questa “fusione e/o assorbimento” sostenendo che la Pallavolo a Santa Croce... “non è più il “giochino” o lo sfizio di un gruppo di appassionati” ci permettiamo di ricordare che gli oltre sessanta anni di successi, di insuccessi, di cadute e di risalite hanno comunque tenuto viva questa società nel tessuto sociale del nostro Paese oltre che in quello toscano e nazionale della Pallavolo.
I “Lupi”, quelli di allora, sono stati determinanti per la realizzazione del Palazzetto dello Sport, un impianto che realtà assai più significative e territorialmente più importanti della nostra amata Santa Croce non hanno e che ci invidiano tutt'oggi.
In quel luogo, inaugurato nel lontano 26 ottobre 2002, ed ancor prima in altri luoghi, generosamente concessi, hanno giocato atleti illustri, di caratura nazionale ed internazionale, indossando quella maglia biancorossa con cucito al petto lo storico scudetto che, dalla fondazione, ci ha sempre accompagnato e contraddistinto insieme alla mitica prima bandiera.
Il nuovo logo, composto ahimé proprio con Siena, ci vede in un ruolo oltre che promiscuo chiaramente subalterno, in una posizione di sudditanza inaccettabile a fronte della nostra storia. Ma cosa fatta...capo ha!
Proprio in questi giorni la scomparsa di Don Luciano Niccolai, il “nostro Cappellano”, a 63 anni dalla fondazione dei “Lupi”, ci è parso un triste presagio, un doloroso epilogo. La fine di un'epoca!
Come avrebbe voluto Lui, a coloro che intraprendono questa nuova ed impegnativa avventura auguriamo tutto il nostro più sincero e sentito “in bocca al lupo”.
Noi ci terremo stretti i nostri tantissimi ed indimenticabili ricordi che, anche per ragioni anagrafiche, saranno assai, assai di più dei nostri futuri sogni.
Siamo consapevoli e preparati a sentirci dire: “Allora perché non vi siete fatti di nuovo avanti?”.
Rispondiamo, a costoro semplicemente: “Perché abbiamo già dato”.
Alcuni dei “Vecchi Lupi” - Sergio Gronchi, Paolo Giannoni, Sergio Balsotti, Marco Lepri.
Nella foto: Luglio 1964. Brindisi per la vittoria della A.S."Lupi" nei Giochi Santacrocesi. In primo piano Don Luciano Niccolai con Sergio Balsotti alla sua sinistra. In alto, con la camicia bianca, Sergio Gronchi.
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