29 Marzo 2024
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AMBASCIATOR NON PORTA PENA (Dall´Osservatorio)

17-06-2013 07:06 - News Generiche
Parlare ancora di ciò che si sarebbe potuto fare e non è stato fatto è diventato un argomento ormai obsoleto e ripetitivo.
Parlare della crisi è ancora di più scontatamente forviante da quella che probabilmente è la giusta ottica nella quale possiamo vedere questa seconda autoretrocessione dei Lupi in serie B1.
E´ finita un´epoca e, comunque sia, occorre cambiare mentalità.
I Lupi si sono sempre retti sulle sponsorizzazioni di aziende grandi e piccole una su tutte, vale la pena ricordarla, quella della santacrocese Codyeco.
Accanto alo storico sponsor e ad un gruppetto di fedeli imprenditori c´è stata la grande mole di lavoro che è stato fatto da persone che volontariamente hanno dato il loro apporto con dispendio di tempo e di denaro, per esempio: la benzina.
La società santacrocese ha sempre tenuto i riflettori puntati soprattutto sulla prima squadra vivendo il settore giovanile come qualcosa che c´era e che andava mantenuto, perché dava i suoi prodotti ma, venendo considerato innegabilmente come una realtà di "serie B".
A Santa Croce non c´è mai stato un progetto che andasse oltre l´anno in corso, da perseguire, puntando sempre al voler vincere incontro su incontro: vincere è sempre stato il rimedio a tutti i mali.
Troppe volte ho sentito e, a questo punto lo devo pur dire, che bastavano 5.000 euro per entrare a far parte di coloro che fanno parte del CdA, che decidono e, questo, è forse l´unico impegno a cui devono assolvere.
Troppe volte ho sentito questo pensiero espresso da molte persone diverse e, se sono così tante, forse sarà vero!
A Santa Croce è sempre trapelato il pensiero che ci sono molti dirigenti ai quale piace molto il gioco della pallavolo ma che non hanno nessuna volontà di impegnarsi oltre il "minimo sindacale". Prendono quello che aziende e volontari sono disposti a dare e poi "pensano a tutto loro".
Oggi questo giochino si è rotto come credo che si siano "rotte" anche alcune persone che collaborano volontariamente.
Ci sono persone che avrebbero disponibilità finanziarie e che se ne stanno ai margini del campo e, che non entrano in società, per non dover condividere questo impegno sportivo con alcuni fra gli attuali dirigenti.
Tutto questo a Santa Croce è conosciuto e risaputo ma non si capisce perché c´è una sorta di omertà che fa tener chiuse le bocche.
Quindi, ripeto, basta parlare di crisi o di quello che poteva essere fatto o non fatto, il punto focale è da un´altra parte e molti santacrocesi lo sanno.

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