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BUON VIAGGIO, DANILO (di Corazzata Lastre)

11-10-2019 10:00 - News Generiche
Cardinale ossequi e che la forza dei "Lupi" sia sempre con lei ed il Devoto Sacrista.
Ho perso un pò l'abitudine e la voglia di scrivere ma, oggi, credo sia cosa buona e giusta farlo, per omaggiare il "viaggio" di un'altra colonna del nostro glorioso Paese.
Ci ha infatti lasciato Danilo Giannoni, al secolo "Il Brillante" .
Dicevano Martellino e Vergiglino del Cinema Lami che, i veri inventori della visione dei film in "TRE D" (tridimensionali), furono proprio loro, i fratelli Giannoni: DaniIo, Danubio e Damasco.
E pensi lei, mio caro Cardinale, se per quei tempi, i fratelli Giannoni non erano un bel pezzo avanti.
Chi le scrive, di riffa o di raffa, li ha conosciuti tutti e tre ma, per ovvi motivi, sono sempre stato più legato a Danilo, rispetto agli altri fratelli, per un solo motivo.
Lui stava nella via del Calore ed io, cresciuto in Via Rosselli e poi in quella delle Cento Donne, ogni tre per due, me lo trovavo davanti .
Danilo è stato un grande sostenitore dei "Lupi" e, con i figli Yuri e Davide, veniva al palazzetto, posizionandosi nel penultimo gradino (in alto), della cosìdetta tribuna bassa.
Danilo aveva nel cuore la "sua" Santa Croce: il Carnevale, la Cuoio, i “Lupi” e via di seguito.
Su di lui, per chi lo ha conosciuto, forse ci si potrebbe scrivere un libro o quasi.
Quando ci trovavamo al PalaParenti, ci si salutava da lontano e si parlottava del più e del meno, ma non potrò mai dimenticare quel sabato pomeriggio di qualche annetto fa, quando in paese, lo trovai tra l'angolo della via del Demei e quella di Reneo e, ci si fermò a chiacchiera.
Mi disse: "Ammiralgio, come ben sai, tutti oggi usano i termini inglesi ed io, infatti, non sto più nella via del Calore, ma ora abito in "Calory Street".
Come gli garbava dirlo e poi ci rideva a più non posso.
Ad un certo punto diventò serio e mi fece: "Ora, visto che dici di essere un santacrocese d'hoc, dimmi le botteghe di questo quadrilatero (dove onestamente io giocavo "in casa" e, lui, lo sapeva).
Di spalle avevamo una vecchia bottega di frutta e verdura; d'imbracciata gli risposi.
"Danilo, nella saracinesca dove siamo appoggiati noi, c'era il Gebo. Accanto la mì nonna Lirica, poi il Lupi (barbiere), Pietro Egherini (babbo dell'Orso) orologiaio, Venturino e Anni Verdi .
Di fronte c'era la pasticceria del Cavallini (ave a te mitico Roberto detto "Pastina") , la macelleria di Lazzerino, l'ottica Larini (babbo di Polpa Libero), Manlio Mechetti e gli alimentari di Luciano Berretti.
Lui mi guardò , scosse il capo e mi disse: "Sei troppo giovane, qui dove siamo noi, non c'era ancora il Gebo ma le Buglioni. Bodde!".
Questo era Danilo, uno che di Santa Croce e delle Lastre che furono, avrebbe potuto scrivere l'anagrafe e fare la mappatura di tutte le botteghe di allora.
Buon viaggio Danilo e, quando arrivi lassù, salutaci tutti quei Grandi Personaggi come te, che hanno fatto grande il nostro piccolo paese.
Son sicuro che Giuliano del Gozzini (ir Nanino) ti farà...Bodde! ma, allo stesso tempo, sono sicuro che gli risponderai: Gaoga!
Un abbraccio Danilo e le più sentite condoglianze alla famiglia.

Corazzata Lastre - (Ciao – Lucio Dalla)



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