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IL CONTROSENSO DELLA TESSERA DEL TIFOSO

10-12-2010 12:30 - News Generiche
CHIUSURA AI GEMELLAGGI, NON A MILAN-ROMA
Si chiudono partite che vivono sui gemellaggi storici, mentre si dà "via libera" a una gara la cui storia è cambiata dopo la morte di Antonio De Falchi.
Incredibile ma vero: si limita l´accesso a partite tra squadre le cui tifoserie sono strette da vincoli di vera amicizia e si aprono cancelli e tornelli a sfide davvero pericolose per l´ordine pubblico.
E´ stata rivista infatti la posizione dei tifosi della Roma che potranno così seguire la propria squadra nella trasferta di Milano (nella foto lo stadio Meazza in San Siro) del 18 dicembre in occasione della sfida con il Milan dopo il primo divieto imposto dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazione sportive del Viminale.

Una decisione che era stata presa dopo l´arresto di diciotto ultrà a causa degli incidenti avvenuti nell´amichevole di agosto giocata tra Pescara e Roma. Oggi è arrivato il contrordine.
Per l´incontro tra Milan e Roma, dunque, non sono state decise limitazioni e i biglietti potranno essere acquistati anche dai tifosi non possessori della Tessera del tifoso.
Una decisione sorprendente che apre parecchi interrogativi davanti alle ultime drastiche prese di posizione che avevano riguardato partite come Milan-Brescia, Parma-Sampdoria e Lazio-Inter, con tifoserie storicamente gemellate che si sono viste limitare, a sorpresa, l´accesso in queste gare.

Cosa che non accadrà, appunto, per Milan-Roma: partita calda per antonomasia da quando, più di 25 anni fa, si ruppe il gemellaggio tra la sud rossonera e quella giallorossa.
E partita con il tragico precedente della morte nel 1989 del tifoso romanista Antonio De Falchi. Una questione, quella della tessera del tifoso, che malgrado i segnali di vittoria che continuano ad arrivare dal Viminale, non sta dando i frutti sperati.
E soprattutto non raccoglie consensi da quelli che ne dovrebbero essere i veri fruitori: i tifosi.
Per adesso l´opzione "tessera" è vissuta più come imposizione che come opportunità per le società ed i propri sostenitori.

Il tifo organizzato si è detto da subito contrario a questa formula di schedatura ed ha mantenuto le promesse.
Ma anche i semplici tifosi sono disorientati e le famiglie non hanno colto l´occasione per considerare di nuovo lo stadio come un luogo d´incontro e non di violenza.

Fonte: Pietro Pinelli-Sportmediaset

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