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IL DERBY CENSURATO

23-12-2013 21:00 - News Generiche
Blitz della Digos al mattino fuori da San Siro: mai successo in 25 anni di stracittadina.
Sequestrata la coreografia dei milanisti, gli ultrà dell´Inter sospendono la loro.

Doveva essere una festa, come sempe. Ieri mattina i ragazzi della Curva Sud milanista si sono presentati allo stadio alle 9 per fare entrare il materiale scenico.
Gli interisti erano nlel´altra Curva, la Nord a scaricare dai furgoni il necessario per preparare lo spettacolo della coreo.
Il tutto è costato tre mesi di lavoro notturno e qualche migliaio di euro (le coreo sono autofinanziate).
La pioggia, poi, non ha facilitato l´opera di questi artisti da stadio che, tra l´altro, hanno ispirato un docu-film della tv tedesca Zdf premiato al Festival di Berlino 2013.
La sera prina i ragazzi dell´Inter, per piegare la parte centrale della coreo (80 metri per 20) ci avevano messo 6 ore.
Sotto un cavalcavia e facendo attenzione a non farla cadere a terra per non rovinarla.
Se la terranno nel cassetto.
Ieri mattina, inaspettatamente, la Digos ha prima vietato ai ragazzi della Sud di portare dentro lo stadio i soliti striscioni e le bandiere, poi ha preteso che venisse aperta la parte centrale della coreo nel piazzale. Impossibile, c´era una spanna d´acqua per terra.
E inutile, visto che le coreo sono preventivamente sottoposte al vaglio della società e poi approvate. Non sono segrete.
Se ne conoscono perfettamente disegno e contenuto.
Mai, in 25 anni di tifo da derby, la questura milanese aveva imposto un´operazione simile nel piazzale antistante lo stadio.
E mai il contenuto delle coreo si è rivelato razzista o discriminatorio.
Spiegazioni. Dalla Questura hanno fatto sapere che il provvedimento è scattato a causa "della recalcitranza dei tifosi a mostrarla, come solitamente previsto, al momento dell´accesso allo stadio. Ciò fa presumere che i contenuti fossero diversi da quelli preventivamente presenti e autorizzati".
La Sud non ci sta: "La coreografia era stata già vista e autorizzata dal Milan. E non conteneva alcun contenuto razzista o provocatorio".
Risultato: anche i ragazzi della Nord interista hanno deciso di sospendere lo show, dato che avevano incassato la solidarietà dei cugini dopo la chiusura della curva (poi sospesa) per la contestatissima norma sulla discriminazione territoriale.
Alla fine il derby si è giocato senza colore. Un peccato.
L´ispezione. Già nella serata di sabato il clima era diventato teso. Al Clan di Sesto San Giovanni, abituale ritrovo dei ragazzi della Sud, gli agenti della Digos e un nutrito numero di poliziotti avevano accompagnato pompieri, tecnici dell´Asl, uomini della polizia locale del nucleo commercio e annona per un´ispezione, chiudendo le strade di accesso.
In quel momento circa 300 tifosi erssi erano ritrovati per il brindisi di Natale.
Ma nessuno si aspettava un epilogo del genere.
Quello di ieri, forse, è destinato a passare alla storia come il primo derby senza colore di una lunga serie.
"Dopo i megafoni e i tamburi ci hanno vietato - dicono - anche di stare in transenna. Pena la multa prima e la difida poi.
Impossibile quindi lanciare i cori, coordinare le coreo... Siamo a livelli repressivi mai visti prima. Anche sulla voce, sul colore.
E anche in una partita che mai ha creato problemi di ordine pubblico. Il derby di Milano era un vanto per la nostra città. Adesso rischia di finire tutto".

Fonte: Giorgio Specchia - La Gazzetta dello Sport

Nella foto: l´ingresso del "Clan" di via Sacco e Vanzetti a Sesto San Giovanni, luogo di raduno degli ultras milanisti.

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