IL FICO
09-09-2025 06:15 - News Generiche
Vicino all’orto c’è un allegro cinguettio fra i rami frondosi del fico, un gioco di suoni capace di portarci chissà dove, sono gli storni, che beccano golosi i fichi ormai maturi.
Il fico è una bella pianta, quest’anno particolarmente carica di frutti succosi, protetti dalle larghe foglie.
Non è particolarmente alto, ma dintorno, nei giorni assolati, la sua ombra è un piacevole ristoro e fra i rami trovano riparo e ristoro tanti uccellini.
Si soffermano e si intrufolano, qualcuno poi come gli storni, si trattiene più a lungo, deciso ad approfittare di tutto quel ben di Dio.
Ed ecco, allora, che vanno e vengono, un vivace battere di ali e di gioiosi versi nell’aria calda di questa lunga estate.
Gli storni bucano la morbida buccia e beccheggiano la polpa, rovinandola, qualche frutto cade, delizia di vermi e api che iniziano a ronzare indisturbate, mentre un odore zuccherino riempie l’aria.
Per porre fine a questo lauto banchetto, si comincia, allora, la raccolta di fichi, anche perché è arrivato il momento.
Uno dietro l’altro i fichi si mettono in un grande cesto, disposti con cura, serviranno per fare la marmellata, dolce decorazione per crostate e colazioni invernali.
Piccola grande storia quella del fico, albero antico della campagna di una volta, sapore d’infanzia e del tempo andato.
Tra un po'il silenzio avvolgerà ogni spazio, interrotto soltanto dal rumore del vento, le foglie cadranno, lasciando i rami spogli pronti per i giorni che verranno, ai suoi piedi un tappeto naturale, humus prezioso per nutrire e ricominciare.
Patrizia Bianconi
Il fico è una bella pianta, quest’anno particolarmente carica di frutti succosi, protetti dalle larghe foglie.
Non è particolarmente alto, ma dintorno, nei giorni assolati, la sua ombra è un piacevole ristoro e fra i rami trovano riparo e ristoro tanti uccellini.
Si soffermano e si intrufolano, qualcuno poi come gli storni, si trattiene più a lungo, deciso ad approfittare di tutto quel ben di Dio.
Ed ecco, allora, che vanno e vengono, un vivace battere di ali e di gioiosi versi nell’aria calda di questa lunga estate.
Gli storni bucano la morbida buccia e beccheggiano la polpa, rovinandola, qualche frutto cade, delizia di vermi e api che iniziano a ronzare indisturbate, mentre un odore zuccherino riempie l’aria.
Per porre fine a questo lauto banchetto, si comincia, allora, la raccolta di fichi, anche perché è arrivato il momento.
Uno dietro l’altro i fichi si mettono in un grande cesto, disposti con cura, serviranno per fare la marmellata, dolce decorazione per crostate e colazioni invernali.
Piccola grande storia quella del fico, albero antico della campagna di una volta, sapore d’infanzia e del tempo andato.
Tra un po'il silenzio avvolgerà ogni spazio, interrotto soltanto dal rumore del vento, le foglie cadranno, lasciando i rami spogli pronti per i giorni che verranno, ai suoi piedi un tappeto naturale, humus prezioso per nutrire e ricominciare.
Patrizia Bianconi
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