IL MAGGIO IN CHIESA A CIGOLI
08-05-2025 08:00 - News Generiche
Avevo più o meno 5-6 anni, ricordo che nel mese di maggio, mese dedicato alla Madonna, nel pomeriggio c'era il cosiddetto “maggio” in chiesa e le donne più anziane partecipavano sia al rosario che alla messa.
La funzione si celebrava nella chiesa di San Rocco (foto), quella situata in basso nel centro del paese.
Nonna Amelia e zia Costanza erano assidue frequentatrici, quasi ogni sera dopo aver svolto le faccende domestiche si recavano in chiesa. Nonna mi portava con sé. Ci incamminavamo insieme e lungo la strada si univano a noi le sue amiche.Era usanza portare il velo in testa, segno di rispetto. Nonna ne aveva uno di pizzo, particolarmente bello.
Lo riservava per le grandi occasioni. Arrivati in chiesa, prendevamo posto sulle panche, e ascoltavamo il parroco Don Cesare Gemignani.
Mi piacevano i canti, le preghiere in latino e il coro che riempiva il silenzio della chiesa.
Ricordo ancora quell'odore d'incenso e di cera che si diffondeva nell'aria, le candele accese, piccole luci che illuminavano le immagini sacre.Aspettavo impaziente che finissero le preghiere, perché terminata la messa nonna mi avrebbe portato a comprare un pezzetto di croccante di cui ne ero particolarmente ghiotto, uno stratagemma perché tornassi.
Dalla terrazza del Circolo Gori la vallata mi appariva immensa e la brezza spesso portava un effluvio di profumi che la campagna intorno emanava. Una promessa dell'estate, di giorni spensierati di giochi inventati.
Intanto un morso dietro l'altro eravamo arrivati a casa.
Tiberio Taverni
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