IMPRESSIONI DI SETTEMBRE
07-09-2025 06:20 - News Generiche
“Quante gocce di rugiada intorno a me cerco il sole, ma non c’è. Dorme ancora la campagna, forse no. E’ sveglia, mi guarda, non so”.
Sono le parole di una famosissima canzone della PFM, parole che impropriamente faccio mie, per lasciarmi andare alle emozioni che uno dei mesi più belli e al tempo stesso malinconici, mi suscitano.
Patrizia Bianconi
Sono le parole di una famosissima canzone della PFM, parole che impropriamente faccio mie, per lasciarmi andare alle emozioni che uno dei mesi più belli e al tempo stesso malinconici, mi suscitano.
Settembre, al mattino e alla sera l’aria frizza e la rugiada bagna campi e giardini.
Settembre, quando vorremmo trattenere il sole e farne scorta per poi scaldarci nel grigio dell’inverno.
Settembre e il cielo ormai privo dei bizzarri voli di rondini partite.
E le strade che tornano lentamente a rianimarsi, gruppi di ragazzi con gli zaini, già si parla di scuola, qualcuno pensa alla maturità, che da quest’anno torna con alcune novità.
Settembre e la poesia “I pastori” di Gabriele D’Annunzio, capolavoro della nostra letteratura, imparata a memoria, pensando alle terre d’Abruzzo che ci parevano lontanissime.
Settembre e la vendemmia, la campagna che brulicava di trattori, pieni di uva, mentre nell’aria un odore dolciastro, ubriacava insetti di ogni genere. Nonno Natale, fra le viti, con le forbici a staccar grappoli maturi, curvo, attento a non lasciar neanche un chicco.
Settembre e l’ora legale diventava solare, le giornate improvvisamente più corte, il sole tramontava, allungando le nostre ombre.
Era il segnale che davvero tutto finiva, suonava la campanella (primo ottobre) e l’estate diventava un dolce, romantico ricordo.
“E leggero il mio pensiero vola e va, ho quasi paura che si perda”.Patrizia Bianconi
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