KEMAS LAMIPEL A CATANIA: "SERVONO SACRIFICI"
06-12-2017 08:18 - News Generiche
Stasera l´anticipo di campionato.
Kemas Lamipel stasera a Catania in campionato.
I biancorossi anticipano di una settimana la quarta giornata per l´indisponibilità (mercoledì 13) del PalaCatania (nella foto), per un concorso della Polizia di Stato. Inizio della gara odierna ore 20,30.
Dice il tecnico Totire: Servono dei sacrifici in questo momento. Giochiamo senza tregua con tre partite per settimana.
Domenica prossima saremo al PalaParenti con Reggio Emilia. In dicembre giocheremo al ritmo di una gara ogni quattro giorni e mezzo.
Stasera ci attende un Catania qualitativo con stranieri di valore ed un palleggiatore come Finoli che fa tanto gioco. Loro sono in ripresa per cui ci attende una gara dura e difficile.
Noi veniamo da un periodo pieno per cui questa gara è più impegnativa di sempre. Stiamo andando bene con una filosofia di gioco vincente.
Dispongo di ragazzi attenti ed abbiamo dei meccanismi di gioco che stiamo perfezionando. Giocatori come Hage e Miscione hanno capito ciò che serve nell´interesse di squadra".
All´andata gli etnei si imposero per 3-2 al PalaParenti e stasera vorranno fermare la marcia di una squadra che si presenta in Sicilia con sei vittorie consecutive; un bel biglietto da visita.
A queste va sommata quella in coppa a Spoleto, in gara secca. La semifinale di Roma è prevista per il giorno 20.
Stamani mattina, una volta giunta all´aeroporto di Fontanarossa, la Kemas Lamipel raggiungerà il palasport per l´allenamento di rifinitura.
Poi in albergo per il pranzo e per un pomeriggio di assoluto riposo per recuperare le forze in vista della gara con i rossoazzurri di coach Rigano.
"Dobbiamo tener botta - dice Totire – anche se c´è il rischio di sentirsi stanchi più mentalmente che fisicamente.
Disponiamo di una rosa completa e nelle ultime sei partite abbiamo conquistato 17 punti su 18 disponibili. L´obiettivo è quello di centrare uno dei primi quattro posti per partecipare ai play-off.
Lo vogliamo tutti, noi per primi, così come la società ed i tifosi".
Fonte: Marco Lepri - La Nazione
Kemas Lamipel stasera a Catania in campionato.
I biancorossi anticipano di una settimana la quarta giornata per l´indisponibilità (mercoledì 13) del PalaCatania (nella foto), per un concorso della Polizia di Stato. Inizio della gara odierna ore 20,30.
Dice il tecnico Totire: Servono dei sacrifici in questo momento. Giochiamo senza tregua con tre partite per settimana.
Domenica prossima saremo al PalaParenti con Reggio Emilia. In dicembre giocheremo al ritmo di una gara ogni quattro giorni e mezzo.
Stasera ci attende un Catania qualitativo con stranieri di valore ed un palleggiatore come Finoli che fa tanto gioco. Loro sono in ripresa per cui ci attende una gara dura e difficile.
Noi veniamo da un periodo pieno per cui questa gara è più impegnativa di sempre. Stiamo andando bene con una filosofia di gioco vincente.
Dispongo di ragazzi attenti ed abbiamo dei meccanismi di gioco che stiamo perfezionando. Giocatori come Hage e Miscione hanno capito ciò che serve nell´interesse di squadra".
All´andata gli etnei si imposero per 3-2 al PalaParenti e stasera vorranno fermare la marcia di una squadra che si presenta in Sicilia con sei vittorie consecutive; un bel biglietto da visita.
A queste va sommata quella in coppa a Spoleto, in gara secca. La semifinale di Roma è prevista per il giorno 20.
Stamani mattina, una volta giunta all´aeroporto di Fontanarossa, la Kemas Lamipel raggiungerà il palasport per l´allenamento di rifinitura.
Poi in albergo per il pranzo e per un pomeriggio di assoluto riposo per recuperare le forze in vista della gara con i rossoazzurri di coach Rigano.
"Dobbiamo tener botta - dice Totire – anche se c´è il rischio di sentirsi stanchi più mentalmente che fisicamente.
Disponiamo di una rosa completa e nelle ultime sei partite abbiamo conquistato 17 punti su 18 disponibili. L´obiettivo è quello di centrare uno dei primi quattro posti per partecipare ai play-off.
Lo vogliamo tutti, noi per primi, così come la società ed i tifosi".
Fonte: Marco Lepri - La Nazione
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