LA CHIAMAVANO "L'ANNAFFIATRICE"
29-07-2025 06:15 - News Generiche
Il suo vero nome sarebbe stato innaffiatrice, ma per i santacrocesi era l’annaffiatrice.
Si trattava di un camion grigio che, negli anni Sessanta, trasportava un’autobotte piena d’acqua con due pompe sul davanti, pronte a spruzzarla con lo scopo di bagnare e rinfrescare le strade del paese, disinfettandole.
La ricordo partire da porta Fiorentina, dove si trovava il bar Del Ponte, percorrere il Corso Mazzini ed arrivare fino a porta Pisana, dove maestoso campeggiava il bar Cristallo, per poi proseguire per altre strade del paese.Iniziava il suo giro verso le 15.30, quando il caldo mordeva l’aria e il sole picchiava senza sosta, da giugno a settembre, era per i più un gradito appuntamento che spezzava la monotonia delle strade assonnate.
Capitava di corrergli dietro, anche con le bici, ci piaceva sentire il rumore delle ruote scivolare veloci sul bagnato, sentivamo gli spruzzi sulle gambe nude e perfino sulle braccia.
La accompagnavamo urlando e zigzagando, attenti a non cadere, sempre dietro senza superare.
Si levavano festose grida, che, talvolta disturbavano il riposino pomeridiano delle mamme e delle nonne, pronte a lasciar la poltrona per affacciarsi dalle finestre e sbirciare curiose attraverso le bugie leggermente accostate.
Poi sorridendo, con un leggero ciabattare, riprendevano il riposo bruscamente interrotto.
Intanto gli spruzzi rilasciavano una scia fresca di gocce che subito si asciugavano, mitigando alla meglio la calura.
L’aspettavamo anche sul marciapiede, di fronte ai negozi o alle case, pronti a cercar riparo in qualche androne per non essere bagnati.
Il sudore dei nostri visi arrossati trovava allora subito sollievo. Tornavamo poi ai nostri giochi, alle partite, agli scivoli ai giardini, alla spensieratezza infinita di quei lunghi pomeriggi di libertà.
Marco Lepri
[
]
[
]

