LA LETTERINA DI NATALE
24-12-2025 06:08 - News Generiche
Miei cari genitori… iniziava così la letterina di Natale che ogni scrivevamo come ringraziamento dell'amore dei genitori e la promessa di essere ubbidienti. Ai nostri auguri si univano quelli della maestra.
La letterina l'acquistavo pochi giorni prima nella cartoleria di Nazzino, che oltre a tutto il materiale scolastico, esponeva e vendeva per l'occasione oggetti natalizi: dalle palline di vetro coloratissime, ai personaggi del presepe rigorosamente di gesso, ai fili oro e argento per l'albero di Natale, la carta blu con le stelle, cielo magico dietro la capanna e tanto altro ancora.
Sulla carta appena ingiallita spicca l'immagine di una dolce scena natalizia: Gesù, Giuseppe, Maria e gli angeli.
I brillantini impreziosivano il disegno e luccicavano di infinite sfumature, i colori pastello e il cielo stellato lo completavano.
Mi ricordo che, prima, scrivevo la brutta copia, la maestra la correggeva e dopo la ricopiavo.
Con il pennino inzuppato nell'inchiostro non potevo sbagliare, attenta e concentrata tenevo a portata di mano la carta assorbente per asciugare subito le parole appena scritte.
Una volta finito, mettevo la letterina in una busta, l'avrei nascosta il giorno di Natale, tra il primo e il secondo piatto del babbo.
Era un augurio speciale in cui le parole si univano a disegni gioiosi e, fortemente espressivi, un caro pensiero da leggere a voce alta, accompagnato dalle oh di meraviglia di tutti i presenti.
Non vi nascondo che, quando l'ho ritrovata, attimi di nostalgia mi hanno riportato indietro nel tempo, magari da raccontare e, anche da mostrare.
Un tempo che forse sembra non appartenerci più, tanto è lontano, ma visto che l'ho trovata mi è piaciuto condividerla con chi ha la pazienza di leggere questo piccolo racconto: "Cari genitori, nella gioia del Santo natale il mio cuore vi esprime tutto l'amore e la riconoscenza che nutre per voi.
Come posso ricambiare il vostro affetto se non chiedendo a GesùBambino tutto il bene che vi meritate?
In questo lieto giorno vi prometto di essere byona e di ubbidirvi sempre senza fare più i capricci. Gesù Bambino mi aiuterà. Tanti auguri la vostra Patrizia".
In fondo sono tutti segni del nostro vissuto, perché dimenticare?
Patrizia Bianconi
La letterina l'acquistavo pochi giorni prima nella cartoleria di Nazzino, che oltre a tutto il materiale scolastico, esponeva e vendeva per l'occasione oggetti natalizi: dalle palline di vetro coloratissime, ai personaggi del presepe rigorosamente di gesso, ai fili oro e argento per l'albero di Natale, la carta blu con le stelle, cielo magico dietro la capanna e tanto altro ancora.
Sulla carta appena ingiallita spicca l'immagine di una dolce scena natalizia: Gesù, Giuseppe, Maria e gli angeli.
I brillantini impreziosivano il disegno e luccicavano di infinite sfumature, i colori pastello e il cielo stellato lo completavano.
Mi ricordo che, prima, scrivevo la brutta copia, la maestra la correggeva e dopo la ricopiavo.
Con il pennino inzuppato nell'inchiostro non potevo sbagliare, attenta e concentrata tenevo a portata di mano la carta assorbente per asciugare subito le parole appena scritte.
Una volta finito, mettevo la letterina in una busta, l'avrei nascosta il giorno di Natale, tra il primo e il secondo piatto del babbo.
Era un augurio speciale in cui le parole si univano a disegni gioiosi e, fortemente espressivi, un caro pensiero da leggere a voce alta, accompagnato dalle oh di meraviglia di tutti i presenti.
Non vi nascondo che, quando l'ho ritrovata, attimi di nostalgia mi hanno riportato indietro nel tempo, magari da raccontare e, anche da mostrare.
Un tempo che forse sembra non appartenerci più, tanto è lontano, ma visto che l'ho trovata mi è piaciuto condividerla con chi ha la pazienza di leggere questo piccolo racconto: "Cari genitori, nella gioia del Santo natale il mio cuore vi esprime tutto l'amore e la riconoscenza che nutre per voi.
Come posso ricambiare il vostro affetto se non chiedendo a GesùBambino tutto il bene che vi meritate?
In questo lieto giorno vi prometto di essere byona e di ubbidirvi sempre senza fare più i capricci. Gesù Bambino mi aiuterà. Tanti auguri la vostra Patrizia".
In fondo sono tutti segni del nostro vissuto, perché dimenticare?
Patrizia Bianconi
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