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LE CURVE NON VANNO A PECHINO

17-07-2011 21:17 - News Generiche
Sud e Nord unite nella protesta: "Troppo costoso il derby in Cina".
Il derby milanese di Supercoppa italian, in programma a Pechino il 6 agosto alle ore 14 italiane (diretta su Rai 1) sarà disertato dalle curve milanesi.
Il Nido d´uccello, che nel 2009 fu animato in qualche settore dai colori nerazzurri e biancocelesti per Inter-Lazio, stavolta sarà completamente privo di colori.
Una presa di posizione della Sud milanista e della Nord interista contro la decisione della Lega calcio di disputare la finale in Cina.
I responsabili della Sud milanista motivano la scelta specificano: "Ovviamente non ce l´abbiamo col Milan e con la nostra società. Troviamo semplicemente scandaloso che uno debba spendere mille euro, se va bene, per arrivare fino in Cina per vedere il derby di Milano. Anche le nostre sezioni non parteciperanno a questa trasferta assusrda e costosa. Perché, sia ben inteso, a noi le trasfrte e i biglietti non ce li regala nessuno".
Sul sito della Nord (www.curvanordmilano.net) nell´articolo intitolato "Supercoppa italiana quando il business vince sul buonsenso" si legge: "L´avevamo intuito nella prima Supercoppa Italiana a Pechino contro la Lazio, ma non ci volevamo credere, convinti di un evento estemporaneo sul quale il buonsenso della FIGC, della Società e degli organizzatori avrebbe alla fine prevalso sulle logiche di business che hanno portato a siglare l´accordo che prevede, a partire dallo scorso anno, che n.3 edizioni della Supercoppa Italiana (si, ITALIANA, non europea, nè mondiale) si giochino nella capitale cinese nei prossimi 5 anni.
Invece, dopo che un timido, timidissimo accenno di rimostranza delle due società che sembrava aver riportato la sede di un derby in una partita ufficiale nell´unico posto al mondo dove può e deve essere giocata una stracittadina (al Meazza), in poche ore i milioni di euro hanno "immediatamente" riportato il Derby di Supercoppa Italiana a Pechino. Cancellando ovviamente la cornice, le abitudini, la tradizione in cui è e deve essere avvolta una partita del genere.
Ma come? E´ tutto l´anno che si "sventolano" con tanto orgoglio i tricolori per il 150° anniversario dell´Unità d´Italia e basta un pugno di soldi per trasferire un tradizionale evento nostrano dall´altra parte del mondo senza provare alcun imbarazzo proprio durante l´annuale celebrazione del nostro Paese?
Già abbiamo il nostro "caro ministro" che tutte se le inventa per distruggere la passione e il fermento che si respirano durante eventi del genere e adesso dobbiamo pure sorbirci queste paradossali vicende figlie del calcio business del 2011?
Di questo passo finiremo con vedere la finale di Coppa Italia in Svezia o l´ultima di campionato in casa negli Emirati Arabi con inizio alle 23.30!
Ormai l´intento di spopolare gli stadi risulta evidente a tutti, così come risulta palese la ghettizzazione delle Curve, viste alla stregua di un cancro da estirpare per il bene della collettività e quindi non vi è da stupirsi se una decisione cervellotica, dettata solo dalle logiche del denaro, non suscita alcuna rimostranza nella pubblica opinione, che ormai è abituata a digerire qualsivoglia vergogna senza più battere ciglio.
Ebbene... NOI NON CI STIAMO!!!
Lo avevamo già espresso a chiare lettere con uno striscione nella prima giornata del campionato 2009-10, appena ritornati da Pechino, auspicando di non doverci trovare, come in queste ultime settimane, a confrontarci con pacchetti viaggio da 1400 euro e prezzi esorbitanti dei biglietti acquistabili dall´Italia per dover partecipare ad un nonsense del calcio italiano e ci troviamo costretti a ribadirlo:
LA SUPERCOPPA ITALIANA VA GIOCATA IN ITALIA!!!
La Curva Nord non presenzierà a Pechino ne quest´anno ne nei prossimi anni qualora l´FC Internazionale ottenesse il diritto di parteciparci nuovamente!
Ogni frequentatore della Curva che ritenesse opportuno presenziare in questa partita ufficiale è libero di farlo a titolo personale. CN´69

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