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LETTERA DEL "PAMPA" A STEFANO BIAGINI

17-09-2012 21:03 - News Generiche
Da "Dodicesimo Uomo" una lettera del "Pampa", un vecchio ultras viola, diretta in prima persona al "Pompa", a vent´anni dalla sua scomparsa, per raccontare come hanno ridotto il calcio e ricordarlo come era una volta.
Striscione per il Pompa (nella foto)...e così sono già passati 20 anni caro Stefano. Io penso che da lassù tu sappia quello che nel frattempo è successo, anzi lo credo proprio.
Comunque io, ancora presente in questo mondo, qualcosa ti voglio dire...ti voglio raccontare di come tutto è diverso, il calcio e tutto quello che vi ruota intorno.
Lo chiamano cambiamento dei tempi, evoluzione...ma io direi involuzione. Vedi, i valori a cui noi credevamo e sui quali abbiamo fatto le nostre esperienze e coltivato le nostre speranze sono praticamente spariti; non vanno più, sono fuori tempo, non interessano. Sono cambiamenti che per quel mi riguarda, mi hanno portato a non andare più allo stadio e a disinnamorarmi del calcio.
Ti sembra impossibile vero? Anche a me.
Ciò che non è cambiata è sempre "lei". Anzi è sempre peggio!
Come se non ci fosse limite al peggio. Continuano a rubare sempre più sfacciatamente e con una arroganza davvero odiosa. Si sono impadroniti ancora di più delle strutture di potere e dei media, manipolando così l´esito delle partite e quindi degli interi campionati.
Lo sai caro Stefano che ora il calcio è tutto alla televisione?
Che le partite si giocano quasi tutti i giorni ed a orari assurdi per rispettare le dirette. La gente così stà davanti alla TV per ore e gli stadi sono pressochè vuoti. Ora se vuoi andare allo stadio devi passare dai cosiddetti tornelli e dall´ispezione con il detector. Ora, oltre alla polizia, ci sono gli addetti alla sicurezza del pubblico: steward li chiamano, che ti controllano.
I tifosi per entrare allo stadio sembrano come le pecore o i vitelli quando sono costretti a incanalarsi i in quei luoghi nefasti chiamati mattatoi.
In trasferta poi, non ti fanno andare più: o meglio se vuoi andare non devi avere precedenti negli ultimi anni e la cosa più incredibile è che devi avere la Tessera del Tifoso. Una tessera tipo bancomat che ti rende ancora più schedato, sanno tutto di te, di dove sei, se vai in trasferta o meno. Poi, quando sei allo stadio, devi andare nel tuo settore assegnato, non puoi assolutamente scegliere.
Ancora...non puoi entrare liberamente con la bandiere come prima, ora devono essere " a norma". E gli striscioni? Essi devono essere prima visionati dalla questura e solo dopo la sua autorizzazione puoi esporli.
La sai l´ultima? Anche i gobbi ormai da anni vengono allo stadio a Firenze!! Incredibile eh?
Ai nostri tempi non si riusciva a vedere nessuno.
Quanti appostamenti, spedizioni, tattiche eh? E così tutti i tifosi della squadra (noi compresi) sono stipati nel loro settore superprotetto e stanno lì per lo più in strutture fatiscenti.
Un quadro squallido e triste no? E che dire dei giocatori?
I valori di attaccamento alla maglia e alla città non esistono più, i contratti firmati con le società di appartenenza non hanno più importanza, conta solo il "dio quattrino", in virtù degli accordi con le TV. Non attaccarti o a eleggere a simbolo un qualsiasi giocatore...tanto poi va via(anche a metà campionato) quando può guadagnare di più. Ormai il mercato lo fanno i procuratori dei giocatori che dispongono a loro profitto dei movimenti da una squadra all´altra dei loro assistiti.
I nostri valori come vedi non hanno più senso, non possono essere più validi in questo calcio. Ricordo tante cose di come eravamo, di come valori come la lealtà, il coraggio, l´amicizia, la condivisione di momenti belli o drammatici, quando la genuinità e la spontaneità del nostro essere ULTRAS ci faceva crescere e credere che davvero era bello,si era decisi, ci si sentiva...
Quante storie, quante battaglie, quante avventure, quanta energia! Eravamo un tutt´uno, un unico organismo. Dove tutto ora?... e il tempo passa... come vedi alla fine si ritorna sempre alle massime dei nostri avi. Ti abbraccio forte Stefano...il vecchio ultras "Pampa".

[Fonte: Dodicesimo Uomo]

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