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"LUPI" MICIDIALI, ORTONA NON HA SCAMPO

09-03-2020 07:01 - News Generiche
IMPAVIDA ORTONA: Pedron 1, Marks 30, Simoni 2, Menicali 10, Bertoli 10, Ottaviani 12, Toscani (libero), Astarita 3, Del Frà, Sesto 2, Carelli n.e, Pesare (libero), Salsi n.e. All: Lanci.
KEMAS LAMIPEL: Acquarone 1, Padura Diaz 22, Bargi 11, Larizza 15, Colli 13, Mazzon 7, Catania (libero), Prosperi, Marra, Di Marco n.e, Andreini (libero) n.e, Mannucci n.e. All: Douglas-Pagliai.
Arbitri: Talento e Vecchione.
Successione set: 23-25; 25-23; 15-25; 26-28.
Battute sbagliate Impavida: 15; Aces: 2; Muri: 9.
Battute sbagliate “Lupi”: 12; Aces: 3; Muri: 12.
Note: gara disputata a porte chiuse per emergenza Coronavirus.

L'impresa in trasferta sul campo di una squadra di alta classifica, quella che finora mancava ai “Lupi”, si è concretizzata ad Ortona.
La Kemas Lamipel ha superato alla grande l'esame abruzzese, vincendo per 3-1 in casa dell'Impavida, violando un campo finora imbattuto, dove soltanto Brescia era passata in Coppa Italia.
In campionato gli uomini di Lanci non avevano mai perso, rimandando chiunque a mani vuote, dal loro impianto.
Si è giocato a porte chiuse per l'emergenza Coronavirus, ma i santacrocesi non ne hanno per niente risentito.
Probabilmente l'assenza del pubblico di casa ha nuociuto a Bertoli e compagni, costretti a cedere ad un avversario in palla, per niente bloccato dalla prolungata sosta, bensì coriaceo e deciso a proseguire nella serie positiva.
Con quella di Ortona le vittorie di fila dei “Lupi” salgono a cinque, con 15 punti colti in altrettante giornate, senza mai disputare un solo tie-break.
Il sesto posto resta nelle mani di Padura Diaz e compagni, che continuano a tenere a bada un avversario di qualità come Brescia, quando mancano tre turni al termine della stagione regolare.
Poi scatteranno i playoff e, mantenendo questa condizione, oppure migliorandola, i conciari potranno far tremare anche le prime in classifica.
I centrali Larizza e Bargi hanno travolto i loro diretti antagonisti Simoni e Menicali, inducendo Lanci a immettere Sesto, nella parte finale per lo stesso Simoni, capitano biancoazzurro.
Ben 26 i punti della coppia conciaria, contro i 14 dei tre portacolori dell'Impavida, presi sempre d'infilata dai due biancorossi, ottimamente ispirati da Acquarone.
Questi ha disputato una bella partita, sorprendendo gli adriatici per la sua perfetta intesa soprattutto con Larizza, che si è esaltato con una prova da sottolineare.
In seconda linea Catania ha sbagliato pochissimo, tenendo dritta la barra della ricezione, nonostante le bordate al servizio di Bertoli, Marks e compagni.
L'attacco della Kemas Lamipel ha avuto in Padura Diaz il lottatore di sempre (22), sostenuto da capitan Colli (13) e da un onesto Mazzon (7), uscito in attacco dal terzo set in poi, dopo due parziali a mani vuote.
La prova dell'atleta è stata tuttavia più che sufficiente.
Ortona ha perso nonostante la gran mole del tedesco Marks (30) e l'apporto di uomini sicuri come Ottaviani (12) e Bertoli (10).
Il muro della squadra di Douglas e Pagliai è stato però superiore e la ricezione conciaria ha fatto nettamente meglio di quella degli adriatici, spazzati letteralmente via nel terzo set, dall'imperversante formazione ospite.
Nei primi due parziali c'è stato grande equilibrio e, se nel primo, sono stati i “Lupi” a prevalere per 23-25, è toccato poi a Pedron e soci, pareggiare il conto con lo stesso punteggio: 25-23.
Nel terzo parziale ortonesi in grande difficoltà con Del Frà che rileva Pedron, mentre i santacrocesi imperversano, comandando ininterrottamente a loro piacimento.
C'è spazio per Prosperi al servizio e Bargi chiude il discorso con un perentorio muro vincente: 15-25.
Inizio gagliardo dei conciari nel quarto gioco, ma poi l'Impavida rientra. Fantastica l'intesa fra Acquarone e Larizza (nella foto) che mette ancor più incertezza fra i locali che tuttavia restano in corsa fino in fondo, grazie alla loro voglia di non volere cedere. Lotta serrata sul 17-17 e sul 19-19.
La Kemas Lamipel tenta di scappare (19-21 e 21-23) ma è sempre riacciuffata da Marks e compagni.
I “Lupi” però vogliono coronare la loro brillante prestazione e Padura Diaz si incarica di chiudere (26-28), dopo un secco servizio di capitan Colli, che mette in soggezione la ricezione adriatica.

Marco Lepri


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