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SAN GIUSEPPE "FRITTELLAIO"

19-03-2021 11:09 - News Generiche
Il 19 marzo la tradizione cattolica festeggia San Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo di Gesù Cristo, individuato dalla Chiesa come Santo protettore dei poveri, delle famiglie, dei padri di famiglia, dei carpentieri, degli ebanisti, dei falegnami, degli artigiani e degli operai.
Tuttavia, la celebrazione del 19 marzo affonda le sue radici ben più lontano, perdendosi nelle tradizioni pagane nella cultura greca e dell'antica Roma, sovrapponendosi tra i Lupercalia (riti di purificazione agraria) e i Liberalia (riti di celebrazione della fecondità in attesa dell'equinozio di primavera).
A San Giuseppe, il 19 marzo, la natura, si risveglia e i primi germogli fioriscono sui rami nudi degli alberi.
E, allora, si festeggia. Anticamente in Toscana e, più precisamente a Siena, in piazza del Campo, le frittelle nacquero nelle botteghe dei falegnami, come cibo energetico. Proprio sulla strada, si friggeva, sia per i lavoranti, sia per coloro che passavano, spesso su fuochi di trucioli improvvisati.
A ciò si aggiunge un'altra tradizione. Si racconta, infatti, che proprio Giuseppe, quando dovette fuggire con Maria e Gesù in Egitto, durante il viaggio si sia improvvisato venditore ambulante di frittelle, per poter sbarcare il lunario.
E, come, tutte le tradizioni che si tramandano, anche queste si sono arricchite, così come le frittelle stesse.
Ci sono più semplici e più elaborate, ci sono di riso e di semolino, con la crema o senza, con la farina di castagne e con i pinoli e quelle di mele, ognuna con il suo segreto.
A questo punto per scoprirlo, bisognerebbe assaggiarle, magari accompagnandole con un vinsanto, di quello buono, fatto nei caratelli in soffitta, con l'uva scelta.
A tutti buon appetito e che buona festa sia!!!!!

P.B.

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