SATISFACTION COMPIE 60 ANNI. IL RIFF NATO IN DORMIVEGLIA CHE HA CAMBIATO LA MUSICA ROCK
29-05-2025 06:35 - News Generiche
Satisfaction dei Rolling Stones, una delle canzoni più iconiche della storia del rock, festeggia 60 anni dalla sua nascita nel maggio del 1965. Quel riff di chitarra, che ormai è nella memoria collettiva, ha segnato un'epoca e ancora oggi rappresenta un grido di ribellione e insoddisfazione generazionale. La storia dietro quel suono così potente è affascinante, una dritta diretta al cuore della cultura popolare mondiale.
L'alba di un'idea: come keith richards ha creato il riff in dormiveglia
La genesi del riff di Satisfaction ha un'origine quasi leggendaria. Keith Richards racconta di averlo composto in uno stato di dormiveglia, nel mezzo della notte. Non si trattava di una sessione di registrazione programmata o di un momento studiato a tavolino. Richards prese una cassetta e lasciò scorrere quel groove mentre era tra il sonno e la veglia, senza filtri né rifiniture. Il mattino seguente, ascoltando ciò che era riuscito a catturare, trovò una traccia di soli due minuti di chitarra, seguiti da circa 40 minuti di suoni di russamento, ovviamente involontari, ma che raccontano perfettamente il contesto.
Un nastro grezzo che ha fatto la storia.
Quella registrazione così grezza e spontanea diventò la base di uno dei pezzi più famosi della band. Keith portò subito il nastro a Mick Jagger, che ne rimase subito colpito. È interessante notare come quel riff, nato in modo così informale, sia riuscito a trasmettere un'energia immediata e senza compromessi, diventando l'elemento cardine della composizione finale.
Il significato di satisfaction: un grido generazionale che ancora parla oggi.
Satisfaction non è solo una canzone, ma un vero e proprio manifesto per chi non accetta la realtà così com'è. Il ritornello “I can't get no satisfaction” sintetizza il sentimento di frustrazione e voglia di cambiamento che colpiva la gioventù degli anni Sessanta. Quel bisogno di qualcosa in più, di sentirsi riconosciuti e liberi, attraversa da allora diverse generazioni.
Un simbolo della cultura pop.
Nel 1965 quella voce di insoddisfazione si trasformò in un simbolo della cultura pop, capace di dare forma a un malessere diffuso. Non si tratta solo di un messaggio legato all'epoca, ma di un'emozione che resta valida ancora oggi. La richiesta di una vita migliore, di diritti, di spazi personali, attraversa le epoche e trova in Satisfaction un linguaggio immediato da usare nelle lotte quotidiane.
La trasformazione di satisfaction da brano a icona culturale mondiale.
Dalla prima registrazione statica a uno dei capisaldi della discografia dei Rolling Stones, Satisfaction ha un percorso segnato da successi e riconoscimenti. La sua melodia è stata ripresa, reinterpretata, suonata in ogni angolo del pianeta. I concerti della band la includono sempre, scatenando reazioni entusiaste ovunque vada.
Un modello per nuove generazioni.
Allo stesso tempo, Satisfaction ha influenzato nuove generazioni di musicisti e artisti, diventando un modello su cui costruire nuove canzoni o mettere in scena nuove forme di protesta. La band londinese con questo brano ha contribuito a definire il rock'n'roll come veicolo di messaggi sociali oltre che di svago sonoro.
Negli ultimi decenni, Satisfaction è stata oggetto di studi, documentari e celebrazioni. Non sono mancati tributi e cover, che hanno mantenuto viva la sua forza anche per chi non era neanche nato nel 1965. La sua presenza costante nelle playlist e nei media conferma quanto il pezzo sia parte integrante della cultura musicale globale.
Maggio 1965: un momento storico che segna la musica e la società.
Il lancio di Satisfaction nel maggio del 1965 avvenne in un contesto storico segnato da forti cambiamenti. Gli anni Sessanta portarono nuovi modelli di vita e nuovi modi di pensare, e la musica ne fu spesso la cassa di risonanza. La canzone dei Rolling Stones arrivò insieme a molti altri pezzi che diedero voce a inquietudini e a una spinta verso il futuro.
Un fermento artistico e sociale.
Quel periodo vide progetti artistici e sociali molto intensi, e Satisfaction si colloca perfettamente in quel fermento grazie alla sua energia viva e diretta. Anche l'atteggiamento della band, con il suo stile irriverente, contribuì a definirne il successo e l'impatto nel tempo.
L'alba di un'idea: come keith richards ha creato il riff in dormiveglia
La genesi del riff di Satisfaction ha un'origine quasi leggendaria. Keith Richards racconta di averlo composto in uno stato di dormiveglia, nel mezzo della notte. Non si trattava di una sessione di registrazione programmata o di un momento studiato a tavolino. Richards prese una cassetta e lasciò scorrere quel groove mentre era tra il sonno e la veglia, senza filtri né rifiniture. Il mattino seguente, ascoltando ciò che era riuscito a catturare, trovò una traccia di soli due minuti di chitarra, seguiti da circa 40 minuti di suoni di russamento, ovviamente involontari, ma che raccontano perfettamente il contesto.
Un nastro grezzo che ha fatto la storia.
Quella registrazione così grezza e spontanea diventò la base di uno dei pezzi più famosi della band. Keith portò subito il nastro a Mick Jagger, che ne rimase subito colpito. È interessante notare come quel riff, nato in modo così informale, sia riuscito a trasmettere un'energia immediata e senza compromessi, diventando l'elemento cardine della composizione finale.
Il significato di satisfaction: un grido generazionale che ancora parla oggi.
Satisfaction non è solo una canzone, ma un vero e proprio manifesto per chi non accetta la realtà così com'è. Il ritornello “I can't get no satisfaction” sintetizza il sentimento di frustrazione e voglia di cambiamento che colpiva la gioventù degli anni Sessanta. Quel bisogno di qualcosa in più, di sentirsi riconosciuti e liberi, attraversa da allora diverse generazioni.
Un simbolo della cultura pop.
Nel 1965 quella voce di insoddisfazione si trasformò in un simbolo della cultura pop, capace di dare forma a un malessere diffuso. Non si tratta solo di un messaggio legato all'epoca, ma di un'emozione che resta valida ancora oggi. La richiesta di una vita migliore, di diritti, di spazi personali, attraversa le epoche e trova in Satisfaction un linguaggio immediato da usare nelle lotte quotidiane.
La trasformazione di satisfaction da brano a icona culturale mondiale.
Dalla prima registrazione statica a uno dei capisaldi della discografia dei Rolling Stones, Satisfaction ha un percorso segnato da successi e riconoscimenti. La sua melodia è stata ripresa, reinterpretata, suonata in ogni angolo del pianeta. I concerti della band la includono sempre, scatenando reazioni entusiaste ovunque vada.
Un modello per nuove generazioni.
Allo stesso tempo, Satisfaction ha influenzato nuove generazioni di musicisti e artisti, diventando un modello su cui costruire nuove canzoni o mettere in scena nuove forme di protesta. La band londinese con questo brano ha contribuito a definire il rock'n'roll come veicolo di messaggi sociali oltre che di svago sonoro.
Negli ultimi decenni, Satisfaction è stata oggetto di studi, documentari e celebrazioni. Non sono mancati tributi e cover, che hanno mantenuto viva la sua forza anche per chi non era neanche nato nel 1965. La sua presenza costante nelle playlist e nei media conferma quanto il pezzo sia parte integrante della cultura musicale globale.
Maggio 1965: un momento storico che segna la musica e la società.
Il lancio di Satisfaction nel maggio del 1965 avvenne in un contesto storico segnato da forti cambiamenti. Gli anni Sessanta portarono nuovi modelli di vita e nuovi modi di pensare, e la musica ne fu spesso la cassa di risonanza. La canzone dei Rolling Stones arrivò insieme a molti altri pezzi che diedero voce a inquietudini e a una spinta verso il futuro.
Un fermento artistico e sociale.
Quel periodo vide progetti artistici e sociali molto intensi, e Satisfaction si colloca perfettamente in quel fermento grazie alla sua energia viva e diretta. Anche l'atteggiamento della band, con il suo stile irriverente, contribuì a definirne il successo e l'impatto nel tempo.
Nel passaggio dal 1965 al 2025, la canzone ha mantenuto la capacità di parlare a chi si sente insoddisfatto o pronto a voler fare di più. Il senso di appartenenza e di sfida ha attraversato epoche e generazioni, rendendo Satisfaction un classico che non perde il suo peso artistico e sociale.
Fonte: Matteo Bernardi-Unita.TV
Nella foto: Keith Richards dei Rolling Stones. Satisfactin è diventata un simbolo generazionale di ribellione e insoddisfazione sociale ancora attuale.
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