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SUGLI SPALTI DELL´ARDENZA CON LA MAGLIA DEL DUCE. DENUNCIA PER DUE VARESINI.

11-02-2012 10:15 - News Generiche
Momenti di tensione nel corso della partita. Gli ultrà lombardi si ribellano ed esplode il parapiglia.
La polizia ha sequestrato a un giovane una t-shirt con il volto di Mussolini e la scritta "Dux mea lux".

Livorno - La scritta "Dux mea lux" con la faccia di Mussolini stampata. La t-shirt, esibita da un tifoso lombardo nel settore ospiti, non passa inosservata, mentre - martedì scorso - si sta disputando Livorno-Varese.
La polizia interviene e porta l´ultrà a bordo campo per identificarlo. Lui si ribella. Si mette nel mezzo anche un altro tifoso del Varese, che però ha bevuto troppo ed è fuori controllo. Questi tenta di entrare in campo, gli agenti lo bloccano.
Nasce un vivace parapiglia tanto che, nonostante il rigore decretato dall´arbitro, gli occhi di tutto lo stadio sono puntati sulla pista di atletica dove la polizia tenta di calmare gli ultrà.
Risultato: due denunce e doppio daspo per i due varesini.
Inutile dire che quella t-shirt non è passata inosservata.
Un episodio che ha decisamente movimentato la partita, poi finita 3-1 per gli ospiti. A indossarle la maglia un tifoso ospite, sui 30 anni. Il giovane l´ha tirata fuori da uno zaino nei primi minuti della partita.
Nessuno durante il filtraggio, fuori dallo stadio, aveva notato quella t-shirt: il trentenne l´aveva ben nascosta nel suo zainetto, in modo che non si vedesse la scritta.
Ma poi nel corso del match, l´ha estratta e se l´è infilata sopra il piumino. La serata era gelida e non era certo il caso di spogliarsi. Fatto sta che il suo gesto è stato notato dagli uomini della Digos che, come sempre, monitoravano l´incontro sportivo dalla sala regia in tribuna.
È così che un gruppo di poliziotti, capitanati dal vicequestore Paolo Rossi e dal dirigente dell´Anticrimine, Francesco Zerilli, sono andati sotto il settore ospiti e hanno invitato il giovane a togliersi la maglia. Ma lui non voleva. Dopo varie insistenze, il giovane è stato portato a bordo campo per essere identificato, tramite la tessera del tifoso.
Poi però è arrivato anche l´amico, che, come ha notato la polizia, era alterato dall´alcol. Questi s´è scatenato contro gli agenti che hanno dovuto calmarlo. Tuttavia, lui ha continuato a opporre resistenza. Tanto che ha cercato di aprire i cancelli per entrare in campo. Alla fine, i poliziotti sono riusciti con la forza a placare i due. La scena è stata notata da tutto lo stadio.
I due sono stati quindi identificati. Nei confronti del primo, oltre all´accusa di aver violato il regolamento dello stadio per aver indossato una maglia con una scritta e un´immagine politica, è scattata anche la denuncia penale per apologia del fascismo.
L´altro invece è stato denunciato per resistenza e sanzionato per ubriachezza molesta.
Nei confronti di entrambi, è scattato anche il daspo e quindi per un po´ non potranno frequentare gli stadi.
La polizia ha anche sequestrato la maglietta con la scritta fascista.
(Fonte: Il Tirreno)

Nella foto: l´ingresso principale dello stadio di Livorno intitolato ad Armando Picchi.

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