27 Luglio 2024
news
percorso: Home > news > News Generiche

ULTRA´ SCATENATI A BERGAMO - MARONI: "LI COLPIREMO DURO - CALDEROLI: "TERRORISTI"

26-08-2010 - News Generiche
Durante un comizio del ministro dell´Interno alla festa della Lega ad Alzano Lombardo, un gruppo di ultras dell´Atalanta ha protestato contro la tessera del tifoso lanciando petardi e fumogeni: auto in fiamme e agenti feriti.
Il ministro: "Inaccettabile, si scordino lo stadio a lungo".


Erano circa 500, nei dintorni della "Berghem fest" di Alzano Lombardo, nel bergamasco, per dire no alla tessera del tifoso, voluta dal ministro dell´Interno Roberto Maroni che alla kermesse leghista parlava con i colleghi Roberto Calderoli e Giulio Tremonti.

Sono terroristi — E gli ultrà dell´Atalanta, che ha una tifoseria notoriamente calda, questo no l´hanno detto nel peggiore dei modi: tafferugli, agenti feriti da lancio di oggetti, auto date alle fiamme. Dal palco su cui stava parlando il ministro si è avuta la percezione di quanto stava succedendo, quando si sono sentiti gli slogan e lo scoppio dei petardi: "Questi non sono i tifosi, io con i violenti non parlo - ha detto il titolare del Viminale -. Parlo con i tifosi veri". Ha rincarato la dose il ministro della Semplificazione Calderoli, che pure è bergamasco e atalantino: "Quando sento fuochi d´artificio o peti dietro provo fastidio. Sono atalantino e ho passione per gli ultras, per il loro entusiasmo, ma non posso accettare che l´immagine di Bergamo sia svenduta da 200 imbecilli che prima dell´inizio della partita vanno ad attaccare la polizia e i tifosi esterni. È ora di finirla che dietro agli ultras si nascondano delinquenti. Chi tira molotov è un terrorista".

TAFFERUGLI — E la Polizia proprio in quegli istanti era attaccata, nelle strade vicine all´area della festa, solo che gli "imbecilli" erano più del doppio e si erano dati appuntamento in paese. È successo che verso le 22, infatti, circa 500 tifosi si sono presentati nei pressi dei cancelli per manifestare contro la tessera del tifoso. Una mezz´ora più tardi, una settantina di ultrà (nella foto) sono riusciti ad aggirare il servizio d´ordine e sono arrivati fino al retro del palco, da dove hanno lanciato i petardi e i fumogeni. Nel frattempo, gli agenti sono riusciti a tenere il grosso del gruppo lontano dalla festa. A prezzo, però, di tafferugli, in cui un paio di agenti sono rimasti feriti dal lancio di oggetti, fortunatamente in modo non grave, mentre gli ultras hanno dato alle fiamme un´auto dei carabinieri, una della polizia locale e altre tre automobili. Alcuni dei responsabili dei tafferugli, almeno cinque, sono stati subito identificati dalle forze dell´ordine, fermati e portati in questura.

PARLA MARONI — "Chi ha determinato quanto accaduto può scordarsi di entrare negli stadi per molto tempo. Saranno colpiti duramente": così ha detto il ministro dell´Interno Maroni commentando poi l´accaduto. L´atto degli ultras atalantini è stata "una sorpresa negativa - ha sottolineato Maroni - perché avevo dato la disponibilità a incontrarli per capire quali fossero le questioni che volevano porre. Evidentemente non c´era la volontà di discutere ma solo di dare un po´ di casino. "Prendo atto che è avvenuto ciò che conferma la mia convinzione che ci sono i tifosi e ci sono i violenti. Nei confronti dei violenti - secondo Maroni - non c´è possibilità di mediazione: devono essere fermati ed è ciò che continueremo a fare". Il ministro ha rilevato che "la tessera del tifoso è uno strumento utile". E per quanto riguarda gli incidenti "è stato molto grave. Non è mai giustificabile - ha detto - saranno presi dei provvedimenti severi nei confronti di chi ha fatto questi atti di violenza salvaguardando i tifosi veri che domenica potranno seguire l´Atalanta e colpendo duramente chi non è un tifoso ma violento. È chiaro - ha concluso - che chi ha determinato questi gravi episodi di violenza si può scordare di entrare negli stadi per molto tempo: saranno identificati e saranno colpiti e puniti duramente come merita chi commette atti di violenza come quelli di stasera che non sono accettabili".

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Realizzazione siti web www.sitoper.it