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UNA TRASFERTA SOLO PER NUMERI UNO

18-11-2010 07:37 - News Generiche
E´ stata definita così la trasferta di Città di Castello: una trasferta solo per numeri uno.
C´era tutta la storia della tifoseria organizzata santacrocese sul pullman degli ultrà partito alle 17,35 dal PalaParenti per l´Umbria.
Sono saliti in 31, tutti ultratifosi biancorossi; ce n´erano di tutte le età, di tutti i ceti, in tutte le condizioni, ma la storia dal 1973 - anno della fondazione degli Ultras - in poi, c´erano tutti o quasi.
Avessero dovuto selezionarli per mandarli tutti insieme in trasferta, per un mercoledì da autentici "lupi" , chissà se ci sarebbero riusciti.
Non mancava nessuno con tutta la storia della Curva su quel pullman condotto da un autista veramente in gamba, un pullman più da...rumeni che altro, con scarsi confort ma con tanta fede dentro.
Accanto ai ragazzi dell´ultima leva anche diversi ultras ultraquarantenni, ma anche gente che i cinquanta li ha passati da poco o da un pò di più.
Tutta gente che ha risposto all´invito di seguire la squadra a Città di Castello per una partita difficilissima, per una battaglia annunciata, per non lasciarla sola in balìa di un pubblico duro da contrastare, per sostenerla al massimo delle proprie possibilità.
Ed è stato così.
Alle 20,15 i tifosi santacrocesi erano già all´esterno del PalaEngels, carichi come sempre, fiduciosi, con le loro sciarpe, le felpe e le bandiere sventolanti al ritmo dei loro cori.
All´ingesso gli ultras dei "Lupi" sono entrati cantando, ricevendo bordate assordanti di fischi.
A chi avrebbe voluto "ghettizzarli" addirittura sulle scale, in fila indiana e, con le spalle al muro, gli ultras hanno fatto capire che il loro posto era in curva e lì dovevano sistemarsi.
L´organizzazione castellana si è dimostrata intelligente, lasciando buona parte della curva ai sostenitori santacrocesi.
Il loro comportamento, nei confronti dei giovanissimi del posto che occupavano già da un pò di tempo parte del settore, è stato di grande responsabilità: tutto è filato liscio, come se quel pezzo di curva, nutrisse un certo interesse per la squadra di Blengini.
Il "confronto" forte c´è stato invece con la gradinata con un primo set che ha contagiato pubblico e atleti, permeato da una sana e palpabile tensione su cui è scorsa la prima parte, rovente, della gara.
Continuo e notevole è stato l´incitamento (nella foto di Marco Bonucci) per la NGM soprattutto quanto questa si è trovata a rincorrere i padroni di casa, una volta sotto per 1-0 e 2-1.
Ma gli ultras non hanno mai mollato dando l´input a Mattioli, Baldaccini e compagni i quali hanno riconosciuto, di aver avuto dalla tifoseria, un grande contributo a livello morale.
La partita è stata combattuta, tesa ed avvincente con la gradinata che, a tratti, sembrava riversarsi su quello spicchio di curva occupata dai più irriducibili fans conciari.
Non si sono registati tuttavia episodi spiacevoli e, men che meno violenti, anche se il confronto verbale è stato spesso crudo e su toni forti.
Pochi i momenti di una certa tensione (per errori arbitrali a danno dei "Lupi"), ben controllati dalla responsabilità dei "vecchi" capi, da un attento consigliere del club santacrocese e da qualche dirigente locale.
La NGM Mobile ha vinto per 3-2 l´incontro, coi giocatori che, dopo aver festeggiato fra loro, sono andati ad abbracciare - nel vero senso della parola - i loro tifosi nell´entusiasmo di coloro (una sessantina circa) che hanno seguito Noda e compagni in Umbria in un mercoledì da ricordare a lungo.
Al coro di: "Tutti a casa olè, tutti a casa olè", è calato il sipario su un serata d´inferno nel cuore del tiferno.
All´uscita, ritardata a ragione, per motivi di ordine pubblico dal palazzetto, gli ultras non hanno trovato quasi nessuno all´esterno.
Una fiaccola luminosa ha scandito l´ora del rientro in sede avvenuto alle 2,20 della notte, a chiusura di "una trasferta solo per numeri uno" da ricordare e raccontare a chi verrà in Curva.
(Info-Curva PalaParenti)

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