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VENDITTI: "TOGLIERE L´INNO? ERA SOLO UNA PROVOCAZIONE".

03-07-2013 21:01 - News Generiche
"Io non ho padroni e sono libero di esprimere le mie idee, forza Roma".
Le parole provocatorie di Antonello Venditti ("mi piacerebbe se togliessero l´inno "Roma Roma", non è più identificativo") continuano a far discutere Roma.
Il cantautore (nella foto), grande tifoso giallorosso, tramite il profilo Facebook ha voluto precisare le sue parole: "Era solo una forte provocazione per riportare la Roma alla nostra cultura.
L´inno appartiene a tutti noi, ma non ho paura di esprimere le mie idee. Non ho padroni. Grazie e forza Roma".
La dichiarazione però ha diviso in due parti la piazza giallorossa: chi sta con Venditti, accusando Pallotta e la dirigenza di aver cancellato il senso di appartenenza e la romanità della squadra e chi contro, ricordando che l´inno non è esclusiva proprietà del cantautore.
Dopo la parziale rettifica, dove Venditti ha parlato di semplice provocazione per smuovere le acque, è arrivato anche il messaggio ufficiale: "Romani, romane, romanisti e romaniste di tutto il mondo, la mia era solo una forte provocazione per spronare il presidente e i dirigenti a riportare l´As Roma alla nostra cultura - si legge -, rendendola più simile alla nostra grande storia di tifo calcistico, di sportività e di amore.
Gli inni non appartengono all´autore, ma a ognuno di noi".
Il messaggio però non ha spento la polemica, anzi, così Venditti ha concluso: "E´ impossibile parlare della Roma in maniera sincera. Non ho padroni e soprattutto non ho paura di esprimere le mie idee.
Dico solo grazie e forza Roma".

Fonte: Sportmediaset

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