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FUTURO CON INCERTEZZE PER SUPERLEGA, A2 E A3 DI VOLLEY?

14-04-2020 12:30 - News Generiche
Sono trascorsi solo pochi giorni dalla sospensione dei campionati di volley e dalle successive dimissioni dei presidenti della Lega Pallavolo di Serie A maschile (Diego Mosna) e femminile (Mauro Fabris).
Il futuro del volley, secondo un'impressione generale, al momento è ricco di incertezze.
Per la stagione 2020-21 la volontà sarebbe quella di mantenere 12 squadre in Superlega ed A2, oltre alle 24 in A3. Ma non sarà affatto facile.
La domanda che molti club si pongono è questa: “Ci saranno le necessarie risorse per poter ripartire?”.
La pallavolo nazionale sembra aver lanciato il suo Sos generale.
Il Coronavirus per ora non è stato ancora “murato” e le sue bordate hanno messo in ginocchio le migliori difese.
E così il mondo della pallavolo si trova a fronteggiare una tempesta senza i timonieri.
Già, perché se la stagione 2019-20 è da mettere in archivio con qualche soldo in meno, il vero problema è come pianificare il futuro.
Entro il 13 luglio le squadre dovrebbero iscriversi ai rispettivi campionati, a meno che il termine non sia prorogato.
Ci sono tre mesi per uscire dall'emergenza, intavolare le trattative con gli sponsor, costruire la squadra e accantonare i 70mila euro di fideiussione per l'iscrizione.
Una corsa contro il tempo, immaginando anche una futura crisi economica.
Il mese di marzo è volato via con la disputa delle ultime gare ed il primo periodo di impasse, per lasciare il posto ad un aprile "bloccato", ricco di polemiche, soprattutto fra i club di vertice e la Fipav.
Le società hanno lasciato liberi i giocatori, i quali hanno fatto ritorno alle loro abitazioni.
Ora agli atleti non resterà che aspettare per conoscere il proprio futuro, assistiti dai procuratori, in attesa che il mercato prenda il via con nuovi prezzi (al ribasso) e prospettive (di assoluto contenimento).
Si profila un mercato ben diverso dai precedenti. Caleranno sensibilmente i prezzi dei cartellini e gli ingaggi.
Le società stesse si ridimensioneranno, dando vita a dei “tagli” all'interno delle stesse. Ci sarà un ritorno al passato, con sacrifici per tutti. Per alcuni ruoli servirà forse il volontariato.
I campionati partiranno in ottobre ed a fine agosto scatteranno i raduni per lasciare spazio alle amichevoli.
Se per i tifosi ci saranno da attendere ancora lunghi mesi, prima di assistere alle partite che contano, non ci sarà invece tempo da perdere per le società.
Dovranno essere pianificati gli accordi futuri con i maggiori sponsor, per poi passare agli altri, a quelli “minori” ma altrettanto determinanti, per il bilancio.
Soldi necessari per costruire il futuro, indispensabili per un budget con tante “uscite” e poche “entrate”; con il grande rischio (per tutti) di dover ridimensionare, giocoforza, le ambizioni sportive.

Marco Lepri


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