GIOVANI CICALE CRESCONO
04-06-2011 13:59 - News Generiche
Lo scenario del volley mercato che si presenta ormai da qualche anno è un po´ desolante.
A causare la carestia degli opposti italiani, e non solo in questo ruolo, è una politica "utilitaristica" fatta in questo sport.
I vivai della pallavolo hanno tanti giovani promesse che nel corso di questi ultimi anni evidenziano che c´è stato un cambio generazionale.
I giovani in questione, più o meno talentuosi, sono cresciuti iper-protetti dai genitori, non hanno fatto esperienza di grande sacrificio, la famosa "gavetta" è un ricordo che fa parte di generazioni precedenti.
Tra le priorità dei giovani c´è la voglia di star bene, e questo è un diritto ed un´esigenza sacrosanta, ma è l´unica cosa che vogliono e che sanno fare, per meglio dire, non hanno alternativa: non sanno soffrire perché nessuno gliel´ha insegnato.
Tutti noi vorremmo e vogliamo stare bene, ma la crescita e la maturazione avviene, nostro malgrado, attraverso il superamento delle difficoltà che la vita ci pone di fronte, e questa è una regola che nessuno può esimersi dal doverci passare.
Detto questo, ritornando all´argomento che tanto piace a noi, i giovani che si affacciano alla pallavolo di alto livello, appena dimostrano di avere buona stoffa per ben fare, vengono prontamente osannati, corteggiati e lusingati dalle panchine dorate della A1.
Ecco così che assistiamo a tanti bravi atleti che affollano le panchine più o meno comode dei palazzetti delle squadre militanti nella massima serie.
Diventano buoni atleti per allenare la squadra titolare, orgogliosi d´indossare maglie blasonate, così splendenti quanto a volte effimere.
Rinunciano così a giocare le partite, perdendo l´agonismo, che tanto motiva qualsiasi atleta a cui piaccia giocare lo sport che ha scelto di svolgere.
I giovani atleti vengono allettati da una vita facile, dai facili guadagni, dalle serate in discoteca, corteggiati dalle tifose locali.
In alcuni casi si perde di vista la vera motivazione del perché un ragazzo giochi a pallavolo, quanto resta dell´amore per questo sport in approcci del genere?
Ad incentivare questa "easy life" c´è la politica, poco lungimirante, di molti procuratori che pensano a far cassa a discapito di tanti giovani giocatori.
Oggi è più facile fare la cicala che si mette in bella vista sotto le luci della ribalta, che la formica, che passa molto tempo a metter fieno in cascina, in silenzio, in previsione di tempi più rigidi.
Purtroppo una cosa è certa, questa condotta non porterà da nessuna parte.
(The Princess)
A causare la carestia degli opposti italiani, e non solo in questo ruolo, è una politica "utilitaristica" fatta in questo sport.
I vivai della pallavolo hanno tanti giovani promesse che nel corso di questi ultimi anni evidenziano che c´è stato un cambio generazionale.
I giovani in questione, più o meno talentuosi, sono cresciuti iper-protetti dai genitori, non hanno fatto esperienza di grande sacrificio, la famosa "gavetta" è un ricordo che fa parte di generazioni precedenti.
Tra le priorità dei giovani c´è la voglia di star bene, e questo è un diritto ed un´esigenza sacrosanta, ma è l´unica cosa che vogliono e che sanno fare, per meglio dire, non hanno alternativa: non sanno soffrire perché nessuno gliel´ha insegnato.
Tutti noi vorremmo e vogliamo stare bene, ma la crescita e la maturazione avviene, nostro malgrado, attraverso il superamento delle difficoltà che la vita ci pone di fronte, e questa è una regola che nessuno può esimersi dal doverci passare.
Detto questo, ritornando all´argomento che tanto piace a noi, i giovani che si affacciano alla pallavolo di alto livello, appena dimostrano di avere buona stoffa per ben fare, vengono prontamente osannati, corteggiati e lusingati dalle panchine dorate della A1.
Ecco così che assistiamo a tanti bravi atleti che affollano le panchine più o meno comode dei palazzetti delle squadre militanti nella massima serie.
Diventano buoni atleti per allenare la squadra titolare, orgogliosi d´indossare maglie blasonate, così splendenti quanto a volte effimere.
Rinunciano così a giocare le partite, perdendo l´agonismo, che tanto motiva qualsiasi atleta a cui piaccia giocare lo sport che ha scelto di svolgere.
I giovani atleti vengono allettati da una vita facile, dai facili guadagni, dalle serate in discoteca, corteggiati dalle tifose locali.
In alcuni casi si perde di vista la vera motivazione del perché un ragazzo giochi a pallavolo, quanto resta dell´amore per questo sport in approcci del genere?
Ad incentivare questa "easy life" c´è la politica, poco lungimirante, di molti procuratori che pensano a far cassa a discapito di tanti giovani giocatori.
Oggi è più facile fare la cicala che si mette in bella vista sotto le luci della ribalta, che la formica, che passa molto tempo a metter fieno in cascina, in silenzio, in previsione di tempi più rigidi.
Purtroppo una cosa è certa, questa condotta non porterà da nessuna parte.
(The Princess)
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