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IN SETTE PER UNA REMUNTADA DA SOGNO

13-01-2011 01:02 - News Generiche
Sono partiti in sette, quelli della Curva, per una trasferta che potranno raccontare a figli e nipoti quando saranno più vecchi.
Chi non lo potrà fare porterà invece, sempre nel cuore e nella mente, questa travolgente notte di coppa, in quel di Padova, con la Ngm Mobile vittoriosa per 3-2 al termine di una "remuntada" da urlo in una semifinale "secca" in casa dei bianconeri patavini.
In cinque son partiti poco dopo le 16 dal palazzetto: Fajo, il Lapino, Cuba Bachi, Tommy e il Sordi.
"Noi si và - hanno detto - e sempre Forza Lupi!".
Poi, un´ora dopo, Federico ha preso l´autostrada con Emanuela ed ha chiamato Lemar dicendogli: "Mandami l´indirizzo del palazzetto di Padova per sms".
Quando Lemar gliel´ha inviato, ha specificato "ex Palazzetto San Lazzaro" ed ha pensato, per un attimo, a quella vittoriosa trasferta in A1, alla seconda giornata d´andata, coi Magici vittoriosi per 3-1 con un Falasca super.
"Andasse bene stasera...".
Poi ha convocato il Devoto Sacrista a casa sua, in via degli Orti, per la "notte di coppa" e per la dovuta "assistenza", in funzione degli articoli post gara, da mettere sul sito del club.
Tazza gli ha telefonato in continuazione.
Idem Busso, Urbino, Giulio, ed altri che non avevano il collegamento con internet o fonti d´informazione in tempo reale.
Il Devoto Sacrista ha retto fino alle 23,30 poi ha messo in moto la sua "Blu Car" ed ripartito felice come una Pasqua.
A fine partita ha chiamato il Professore, carico come una sveglia, entuasiasta per la partita dei Magici e poi, subito a ruota Daiana, senza dimenticare Andrea Costanzo che "scangeava" col Cardinale, buttandola sempre ...in bua, "perchè sennò portava male".
Dice che quei sette matti (nella foto) a Padova abbiano cantato per due set a diritto una canzone che diceva più o meno così: "Sempre con te sarò, e mai ti lascerò..." ed alla fine il PalaFabris, tutto zittito dalla prova super dei Magici, ha così finito per ritmare con le mani e ad applaudirli.
I tifosi dei Lupi applauditi a Padova: roba grossa!
Fajo ha riferito: "Il babbo di Vincenzo Tamburo e la sua famiglia sono immancabili e c´erano anche stasera.
Da Bassano è venuto Agostino, leader dei "Leoni Giallorossi", con qualche amico e poi c´era anche Anna, nostra amica da sempre.
E´ venuta anche la mia ragazza che è veneta. Non c´eravamo perciò, solo noi sette, a tifà per i Lupi".
Il Sordi era strafelice.
Federico, il Lapino e Tommy hanno detto che Blengini cantava a fine gara: "Tutti a Verona, andiamo tutti a Verona" come uno dei tanti ultrà biancorossi.
Il Generale è un sentimentale e questa vittoria lo ripaga, dopo quella di domenica scorsa a Segrate, di tutte le tensioni, le difficoltà incontrate ed affrontate da un mese e mezzo a questa parte o forse qualcosa di più.
Il Generale e i ragazzi della Curva s´intendono a meraviglia.
Il presidente Agostino Pantani martedì scorso aveva 38 e più di febbre: dice si sia sfebbrato nella nottata fra mercoledì e giovedì, dopo "punte" record nel corso della gara...
Tanta gente, al pensiero dei Lupi in finale di Coppa Italia, hanno fatto fatica più del solito a prender sonno dalla tensione.
E´ stata un´altra "notte da Lupi", una di quelle che a volte, negli anni, ritornano con emozioni forti, suggestioni incredibili, facendoti capire che sì, ne vale la proprio pena, aver abbracciato da sempre questa causa a tinte biancorosse.
(Cronache Santacrocesi)

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