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LA MUTA (di Corazzata Lastre)

24-10-2017 06:39 - News Generiche
LA MUTA (nel senso la maglia da gioco e non quella donna che rimase senza parole).
Sulla partita di Siena e, sulla tecnica, non ci soffermiamo anche perché siamo troppo vecchi; ne abbiamo viste tante e, per questo, abbiamo tanta pazienza.
I giovani però, forse ne hanno meno di noi di pazienza e, sicuramente, faranno fatica a capire il perché, di come una squadra che gioca i primi due set alla grande, possa poi perdersi per strada, regalando due rimonte consecutive a Roma e Siena.
Abbiamo cercato di spiegargilelo, soprattutto ai più giovani, l´altro ieri in quel di Siena, dove era presente una discreta presenza di tifosi.
Però abbiamo incontrato non poche difficoltà.
Diventa infatti difficile spiegare loro, soprattutto quando ti chiedono: "O come mai, in cinque o sei fasi del match, col muro a tre schierato alla grande, non si è visto neanche il pallone, che poi è sempre caduto in terra?". Oppure: "O come mai, quando a un gioatore gli viene il "braccino" e, invece di tirà sul pallone, fà dei pallonetti che, più che pallonetti sembrano colombelle o mezzi campanili? Meglio rimbalzarci sul muro, che poi dare una "free-ball" agli avversari!".
E poi ancora: "O come mai sul più bello, ci si caa sempre addosso?". E via di seguito...
Noi abbiamo detto di pazientare ed avere fede, Fede Biancorossa.
Ovvio che, chi di dovere, dovrebbe scuotere il pesco e, se non basta, fare anche una bella "masa" a qualcuno, per fare entrare nel capo la grinta e la fame di vittoria, proprio quella che, in tutti i tie-break giocati, è mancata sul più bello, BODDE!
Ed ora arriviamo al dunque, cioè al titolo ed a quello che ci prude di più, al momento.
Abbiamo visto, ultimamente, la risposta del dottor Righi a Mr. Fajo che è stato ringraziato per le parole garbate e per i toni educati.
Noi, un pò piu´ ghiozzi e meno garbati, abbiamo però interpretato la risposta a Fajo, "alla Marisa del Calistri", cioè tradotto alla paesana, più o meno così: "Quell´arbitro e quel gioatore sono toccati a voi. E l´aete aùto in culo, RIBODDE!".
Ma quello che veramente ci fa veramente arrovellà ir cervello e, soprattutto girà i coglioni, è il colore delle maglie, indossate dai Lupi (nella foto) nel derby.
Lei, Cardinale, ci aveva detto che questo dipendeva dalle decisioni dall´Alto, cioè dalla Lega.
E´ infatti la Lega che sceglie i colori di gara in gara per le due squadre.
Vale a dire che, una volta visionate le casacche delle due squadre, l´addetto in merito, sceglie i colori da far indossare in campo alle squadre stesse.
Ora diteci voi. I colori sociali di Siena sono Bianco e Blu e, domenica scorsa, ai Lupi è stata fatta mettere la seconda casacca, quella con i colori Bianco e Blu, anzichè quella biancorossa.
"Scopa!", come disse Rocco alle Patatine! Al PalaEstra due squadre con gli stessi colori sul mondoflex.
Ora ditemi voi se uno - dopo tutto quello che ha visto in quest´inizio di campionato: arbitri, orari, giocatori avversari, maglie e così via - uno, non si senta preso un poinino per il culo.
Tanto per rimanere in termini garbati. Siena e Santa Croce, nel derby, tutte e due con le maglie Bianco e Blu!! Ovviaaaa!
Cardinale, noi ci rimettiamo nelle sue mani, affinchè possa intercedere, con chi di dovere, per evitare altri scempi.
Telefoni lei in Lega!
Suggeriamo inoltre di proporre, anzi di "imporre" alla Società, per il futuro, che le nostre maglie da ora in poi, siano esclusivamente così: la prima BIANCOROSSA e, la seconda, ROSSOBIANCA.
La terza, se serve, facciamola a strisce verticali BIANCOROSSE, come quelle della "Cuoio".
Così un si sbaglia, nè noi, nè chi sceglie le maglie, in Lega.
Possa la forza del Nanino, delle Lastre e del Popolo Biancorosso intercedere ed esserle di aiuto in questa missione, caro Cardinale. RIRIBODDE!
Di nuovo ossequi e sempre Forza Lupi!

Corazzata Lastre – (Biancorossi Olè – Fossa dei Lupi - Canzone di Curva)


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