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LA PARABOLA DEL MURO E DEI MATTONI (di Corazzata Lastre)

01-04-2017 14:56 - News Generiche
Cardinale ossequi e che la forza dei Lupi sia sempre con lei ed il Devoto Sacrista.
Domani, ultima domenica di Quaresima, assisteremo alla seconda giornata delle finali play-off di A2 per la promozione in A1 che purtroppo non ci vedranno protagonisti. Peccato perchè i Lupi sono Magici e quando sono in forma non ce n´è per nessuno.
Per essere in forma, ovviamente, non intendiamo quelle partite dove vengono sbagliate ben 29 battute, come a Montefiascone contro Civita Castellana, maremma impestata ladra. Se ci si ripensa ci girano ancora i coglioni e ci vengono anche idee strane tipo - visto che vanno di moda - come quella di costruire un bel muro ma non come nel volley (detto anche block) ma con dei bei mattoni.
A tale proposito rendiamo onore al mitico "Mattone" che, da ragazzini, con la sua pizzeria nei locali dell´ex hotel Cristallo, ci deliziava con le sue pizze dopo che eravamo stati al cine o alla partita dei Lupi, al sabato sera alla Banti, bodde.
Un bel muro sì ma non come quello che vuole Mr. Donald Trump per confinare il Messico, bensì un bel MURO nella Via delle Cento Donne per allenarsi con tutti i fondamentali di qualsiasi sport.
Alzi la mano chi in vita sua non hai mai giocato col muro sia a tennis, calcio, pallavolo, o con figurine (si chiamava "soprellino" e, la carta che cascava dal muro e andava sopra ad un´altra, vinceva la postain palio).
Ohh nel senso della figurina e non dell´ufficio postale, sia chiaro.
Col muro un c´ha mai vinto nessuno perchè lui, la palla o la pallina, te la ributta sempre inesorabilmente indietro e te fatichi tutto il giorno a rincorre, a saltare, o a farti sanguinare le dita in palleggio, difesa e servizio.
Però serve, eccome se serve.
L´unico che un´ha perso dal muro è stato Ruggero Maestrini al secolo Geppetto (ave a te e pace all´anima tua), che camminando sul muretto di Lungarno Tripoli, noi si dice Surarno (dove la Raniera asciugava le pelli di coniglio appena conciate), inciampò e cascò a capofitto su una pila di mattoni (quelli rossi di una ventina di cm. di spessore) per intenderci. Risultato finale: sei mattoni spaccati e chiorba di Geppetto appena scalfita. Grande Geppetto, per un risultato epocale stile Wimbledon. Tutto questo solo per fare due sane risate.
Però Cardinale, come lei sa, c´è sempre un però. Arlecchino si confessò burlando e chissà se un bell´allenamento nella Via delle Cento Donne con un bel muro che battezzeremo il "Muro delle Lastre" non ci aiuti in certi fondamentali a migliorare tecnicamente.
I gladiatori scendevano nell´arena del Colosseo, noi scenderemo (rigorosamente dalle scale di Surarno) nell´arena delle Vie delle Cento Donne, per allenarci e per dire che alla prossima edizione dei play-off promozione ci saremo anche noi. Speriamo e tocchiamoci le palle (e non quelle con cui si gioca), ribodde!
Un caro saluto a tutti, a quelli belli e a quelli brutti e sempre Forza Vecchio Cuore Biancorosso.

Corazzata Lastre - (The Wall - Pink Floyd)


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