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URBINO: "LA B1 NON FA PER ME"

02-03-2014 19:39 - News Generiche
Aveva promesso un´intervista, proprio al sito della Fossa dei Lupi, per Natale o per l´inizio del nuovo anno.
Questa è invece slittata a Carnevale ed allora eccoci con Urbino (nella foto di Busso) pronto per dire la sua.

- Perché non sei più presente al PalaParenti per le partite dei "Lupi"?
"Perché, con tutto l´amore che posso nutrire per il nome dei "Lupi", devo dire che non mi diverto. Il livello è basso e la domenica pomeriggio mancano gli stimoli giusti per partire da Orentano, dove abito, per venire al PalaParenti.
Mi sento svogliato e, se voglio vedere una partita di A1, vado a Modena oppure a San Giustino, anche se devo riconoscere che anche nella massima serie il livello è calato sensibilmente.
Dopo aver visto per anni una bella pallavolo in A2 ed aver partecipato ad una stagione in A1 è dura assistere alle gare del campionato di B1, un campionato che, francamente, non fa per me. Negli anni Novanta, quando ero più giovane, ho seguito la squadra anche in B1 in trasferte come quelle di Mirandola, di Trebaseleghe in provincia di Padova, ed altre ancora.
Poi ci siamo rilanciati con l´inaugurazione del PalaParenti, con belle annate. Ora siamo tornati in B1 e per me, facendo un paragone in chiave "mangereccia", è dura tornare alla cipolla dopo aver degustato una buona bistecca".

- Il lunedì mattina chiedi almeno il risultato dei "Lupi"?
"Certamente, questo è il minimo. Leggo sempre gli articoli del "Dottore", sul sito della società e su La Nazione; scorrendoli mi rendo ben conto di tutto: li trovo esaustivi.
Direi che mi "riempiono" più questi, che la visione della gara".

- Eppure sei stato presente alla presentazione della squadra, nell´ottobre scorso, alla sede del Gruppo Biokimica ed alla festa di Natale dei "Lupi" al palasport.
"Il loro richiamo per me è sempre forte. Mi auguro che il Gruppo Biokimica voglia far bene e che investa sui "Lupi" con una sponsorizzazione da A2 e che si leghi al club con un programma vincente. Mi dicono del lavoro svolto da Luca Ciulli e da Sergio Balsotti, per il club, insieme al presidente Pantani e questo mi fa felice. Con Ciulli mi sento spesso ed è interessante.
Mi auguro che la società ritrovi gli stimoli giusti per ripartire e rilanciarsi. Qui da noi, nella zona del Cuoio, la situazione economica è sostanzialmente migliore rispetto ad altre parti per cui, con un lavoro capillare, ditta per ditta, credo sia possibile disporre di un budget interessante, grazie a piccole sponsorizzazioni, che unite al main sponsor, possono fare veramente al caso nostro".

- Cosa ti senti di consigliare in merito?
"Ai componenti del Cda dico di reagire anche se credo di poter dire che, far parte di un consiglio d´amministrazione, in certi momenti non è facile.
Lo dice uno che ne ha fatto parte e che, quando partecipavamo alla A1, perdeva sempre il primo set, nelle gare interne, per stare alla biglietteria a dare una mano.
Lo facevo per la società e per la squadra, ma non mi limitavo solo a questo ed onestamente mi sacrificavo per i nostri colori.
Però, aldilà di scelte che non possono essere state felici negli ultimi anni, non mi sento di criticare a prescindere e, dico a chi contesta, che non è facile star dentro ad una società.
Mi dicono, tuttavia, che c´è una bella base di dirigenti nel settore giovanile e questo mi rallegra. Se ci sono persone che offrono un apporto logistico, che seguono le giovanili, che lavorano per il club è una gran bella cosa, anche se queste non possono garantire un apporto economico. Ma va bene anche così".

- I "Lupi" hanno aperto al volley rosa.
"Ed hanno fatto bene, più siamo e meglio è. Ricordo quando giocavamo a calcio negli anni Settanta, c´erano tanti ragazzi che stavano nei "Lupi". Ora è giusto che ci siano le ragazzine a portare entusiasmo".

- Un consiglio per il volley rosa biancorosso?
"Un nome su tutti: Luca Berti".

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