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ABUSI E ATTENZIONI

09-05-2011 20:35 - News Generiche
In tanti anni di presenza in vari palazzetti d´Italia, non ci era mai capitato di ascoltare uno speaker come quello di ieri pomeriggio a Padova.
Anzi, ne abbiamo sentiti due, perché forse uno solo non bastava, a sommergere con una musica fuori dalle regole comuni, con urla d´incitamento continue, con ritmi inseriti, fra punto e punto, verso la conclusione della gara, per spronare, caricare ed eccitare il pubblico e la squadra di casa.
Alberto Meoni (il fratello di Marco, noto campione), è lo speaker numero 1 di Padova; l´altro non lo conosciamo e non ci interessa sapere chi sia. Nei giorni scorsi il sito del Padova aveva annunciato che, in occasione di gara-2 coi "Lupi", ci sarebbe stato il doppio speaker al PalaFabris.
Ieri ne abbiamo capito il motivo.
Noi siamo tifosi dei "Lupi" e andiamo alle partite per incitarli.
Un disc-jockey versione ultrà, l´ha fatto invece dal centro del campo, dietro la sua consolle, contemplato dal pubblico bianconero presente, assolutamente non sopportato da quello santacrocese che non ha potuto neppure incitare, nel riscaldamento i propri ragazzi, perché la musica era già a tutto volume e Meoni, caricava l´ambiente, alla grande.
La panchina della Ngm Mobile, a nostro modo di vedere, avrebbe dovuto rivolgersi al commissario di campo e far presente il tutto, perché non era plausibile un comportamento scorretto e sleale del genere.
Padova aveva paura dei "Lupi" sul campo e dei suoi sostenitori sugli spalti, ricorrere ad un simile fracasso-acustico "virtuale" ne è stata la chiara riprova.
Per controbattere e superare questo binomio (squadra e tifosi conciari) ci si è anche affidati al tifo virtuale con battiti di tamburo sparati dagli amplificatori, il tutto sotto la direzione di Andrea Meoni e del suo assistente i quali, a fine della partita, hanno continuato a lanciare brani ad alto volume, abbassando i decibel soltanto quando nell´impianto, erano rimasti pochi giornalisti, intenti ad inviare i loro pezzi alle loro testate.
Questo comportamento è stato anche offensivo nei confronti di chi ha lavorato in tribuna stampa!
Quelli della Lega, così ligi ed attenti a tutto, cosa avranno detto?
Non sarà il caso che i "Lupi", intesi come società, non si facciano sentire nelle dovute sedi?
I "Lupi" hanno perso per 3-0 ed avrebbero potuto fare meglio.
I 150 sostenitori annunciati al loro seguito si sono presentati regolarmente.
Anche nei loro confronti Padova non si è comportata bene relegandoli in alto, in tribuna, a fondo campo, nonostante avessero pagato il biglietto quanto quelli locali.
In settimana era stato detto al nostro club che i tifosi al seguito sarebbero dovuti arrivare presto , altrimenti ci sarebbero stati delle difficoltà per i biglietti... e un sacco di altre panzane annesse e connesse, come se ci fosse stato il tutto esaurito, col rischio di starcene fuori.
I tifosi più giovani, ad un certo punto, sono scesi piazzandosi in basso (nella foto di Busso), sempre nella parte estrema della tribuna, per farsi sentire di più ma, gli speaker li hanno quasi sempre sommersi con le loro musiche e le loro urla.
Steward, polizia e carabinieri, si sono occupati di quelli della Curva, i quali a detta di un noto capo tifoso, -"si sono sentiti trattati come dei delinquenti, anzichè come normali sostenitori della squadra ospite".
Queste "attenzioni", la tifoseria biancorossa, non crede di meritarle.
Nel corso del campionato e dei play off, tuttora in corso, la società di Santa Croce non ha pagato un solo euro di multa e, anche se prevenire è sempre giusto, ci sembrano invece alquanto eccessive tante attenzioni nei nostri confronti.
(Info-Curva PalaParenti)

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