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CHIUDE QUI LA A2 DI VOLLEY?

02-04-2020 06:25 - News Generiche
Nel campionato di serie A2 di volley è difficile pensare ad una ripresa della stagione.
Il futuro del campionato 2019-20 resta un rebus e al momento non ci sono certezze.
La consulta di serie A aveva deciso a suo tempo di aspettare il 3 aprile ma, come tutti ben sanno, i campionati di tutti gli sport sono fermi a causa dell'emergenza Coronavirus.
Il mondo della pallavolo frattanto si interroga su come sarà il suo futuro.
Ripartire, per ora, è impossibile, come lo sarà anche dopo Pasqua, visto che il blocco imposto dal Governo è stato prorogato a lunedì 13 del mese, giorno di Pasquetta, compreso.
Tra le società in attesa di capire che cosa succederà ce ne sono ben tre toscane, quelle che rappresentano i club di Siena, Calci e Santa Croce.
Ad oggi queste occupano rispettivamente, in graduatoria, il primo, il quinto e il sesto posto.
Tutto si è fermato domenica 8 marzo e, peraltro, l'Olimpia Bergamo e Cantù hanno disputato una partita in meno.
Sul tavolo, al momento, non c'è nessun piano certo. Dopo l'ultima riunione in videoconferenza della consulta di serie A si è deciso di aspettare il 3 aprile.
Ieri sera il premier Conte ha prorogato il tutto di altri 10 giorni.
In diversi, fra i sodalizi della serie cadetta, credono che non ci siano le basi per un proseguimento del torneo, vista la gravita della situazione che il nostro Paese sta vivendo.
In questo momento occorre pensare esclusivamente alla salute della gente. La posizione di buona parte dei club è simile fra loro.
I presidenti, più o meno, sono tutti sulla stessa linea. D'altronde sono stati rinviati Europei e Olimpiadi e non si vede perché la pallavolo dovrebbe continuare a giocare.
La posizione della Lega non sarebbe però ancora chiara.
In settimana ci sarà un altro incontro in videoconferenza della consulta di serie A2 e serie A3.
Come è facile prevedere, i club spingeranno perché si «congeli» la classifica e dunque per la fine del campionato. Ma nel caso in cui non si dovesse più tornare in campo, che cosa succederà?
Lo statuto della Lega non contempla questa ipotesi, quindi non offre soluzioni anche perché non è mai successo.
Non sappiamo quindi quello che avverrà ma, oltre al fattore sicurezza, crediamo che, in questo momento, la ripresa del campionato non sia una risposta eticamente accettabile. Nella zona del bergamasco e del Nord Italia, in generale, la situazione è ancora drammatica.
Sono in molti ad affermare che lo sport deve dare un segnale di coscienza e di umiltà, anche a costo di fare un passo indietro e di fermarsi.

Marco Lepri


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