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DIECI ANNI FA IL TRIONFO DI VERONA

23-01-2021 06:30 - News Generiche
Oggi è il 23 gennaio 2021. Dieci anni orsono, in questo stesso giorno, i “Lupi” conquistavano a Verona la seconda Coppa Italia di A2 della loro storia. L'allenatore era Blengini, l'attuale coach della Nazionale. La Marcegaglia Ravenna di Babini venne sconfitta per 3-0.
Questa la formazione santacrocese con tanto di punti riportati dal tabellino: Baldaccini 7, Monopoli, Noda Blanco 13, Elia 10, Tamburo 16, Hrazdira 11, Federico Tosi (libero), Cotroneo, Mattioli, Pagni n.e, Lorenzo Tosi n.e, Pambianchi n.e, Catania n.e.
Il quotidiano La Nazione dedicò due pagine all'impresa dei “Lupi”.
Questo uno dei due titoli: Monopoli in versione fenomeno. Santa Croce sgretola Ravenna.
L'altro pezzo è quello che abbiamo il piacere di riproporvi dopo dieci anni da allora:

MAGICI! FOSSA IN DELIRIO PER I SUPER-LUPI
Oltre 300 i tifosi conciari che hanno assistito al trionfo della NGM Mobile.
La tifoseria della NGM Mobile Lupi si è messa in moto di buon mattino per raggiungere Verona intorno all'ora di pranzo.
La Curva, cuore del tifo organizzato, aveva da giorni curato ogni dettaglio tramite i suoi più noti esponenti.
Due pullman ed innumerevoli auto private hanno imboccato l'autostrada del Brennero per darsi appuntamento al Pala Olimpia, a pochi pasi dallo stadio Bentegodi.
Ai 400 sostenitori annunciati da Ravenna, si sono contrapposti 300 sostenitori conciari, integrati da alcuni “gemellati” cuneesi, e da altri simpatizzanti provenienti da varie parti d'Italia. Fin dal riscaldamento pre-gara gli atleti di Blengini, scesi in campo con la casacca neroarancio, hanno recepito il calore della tifoseria giunta al top dell'organizzazione per la finale di coppa.
“Insieme per un sogno” recitava lo striscione dei supporters dei "Lupi", con un grandissimo bandierone a fare da sfondo alla coreografia predisposta nei minimi dettagli con le immancabili bandiere che hanno colorato di biancorosso il settore loro assegnato.
Lo storico coro “e sarà, sarà” è stato da brividi con il Pala Olimpia ammutolito ed i giocatori del presidente Agostino Pantani ad interrompere, seppur brevemente, il riscaldamento sottorete.
L'inno nazionale ha amplificato la solennità del momento con lo stato maggiore della lega e della Federazione presenti a bordo campo al gran completo.
L'impatto sulla gara di Noda, Monopoli e compagni è stato subito deciso e perentorio e Ravenna, costretta a rinunciare a Corvetta e Plesko, ha capito immediatamente che avrebbe avuto di fronte una NGM ben diversa da quella incontrata nello scorso dicembre in campionato.
Un blocco unico, composto da atleti e sostenitori, ha gradualmente stordito i biancoblù ravennati con Moro che ha ripetuto la prestazione del PalaParenti.
Il primo set (25-19) ha aperto la strada al trionfo biancorosso suggellato da set successivi chiusi entrambi sul punteggio di 25-22.
Grande festa al momento della consegna dell'ambito trofeo da parte de presidente della Lega Diego Mosna a capitan Baldaccini, con tanta commozione per un risultato fortemente voluto che ha esaltato squadra, società e sostenitori.
L'assessore allo sport Conservi ha presenziato e, più tardi, il sindaco Ciaponi ha ribadito al presidente Pantani, tutto l'orgoglio biancorosso per questa Cioppa Italia che si aggiunge a quella conquistata nel 2005 a Bassano.
Il trofeo è passato in seguito nelle mani dei capi tifosi raggiungendo Santa Croce sui pullman degli ultras conciari.

Marco Lepri – la Nazione

E, per concludere, proponiamo l'articolo del girono dopo, pubblicato sul sito www.fossadei lupi.it

RAGAZZI, QUESTA COPPA E' ANCHE VOSTRA!
Ovviaaa, da che parte si comincia?
Dopo la pausa sul nostro sito, dovuta alla troppa goduria per la conquista della Coppa, è arrivato il momento che... c´è venuto un gran mal di testa. Ohimmei, pori vecchi!!
Oggi lunedì, non c´è stato un attimo di pace; il telefonino che suonava fisso: giornali locali e nazionali, televisioni, tifosi assenti a Verona che volevano essere ragguagliati, curiosi, dirigenti e poi...Trastullo che cercava una bandiera biancorossa da mettere fuori dal capannone, quelli della Curva che aspettavano le foto sul sito e l´articolo del trionfo, l´Ammiraglio al settimo cielo e il Devoto Sacrista senza voce.
Insomma, di tutto e di più.
Abbiamo rivisto la partita su Antenna 5 sperando di sentire il commento di intenditori quali Fefè De Giorgi & C.: invece abbiamo ascoltato due telecronisti ravennati (Ortolani e Valmorri) che non ci sono piaciuti, specialmente dal secondo set in poi.
Questi hanno messo sempre le mani avanti, hanno incluso nell´elenco degli assenti biancoblù anche un neoacquisto dell´est europeo, ancora oggi mai a referto.
Hanno sminuito la vittoria dei Magici, togliendole il dovuto valore, man mano che questa si avvicinava. Eh no, signori, così non si fa.
La Ngm Mobile ha vinto alla grande e l´ha fatto insieme ai suoi meravigliosi tifosi.
Questo è il sito della Fossa dei Lupi ed i Magici non se la prenderanno più di tanto se, stavolta, parleremo di chi li sostiene, di chi tifa per loro, di coloro che sono partiti per Verona per stare al loro fianco, per incitarli con un cuore grande così, dall´inizio alla fine.
Parleremo di quelli che la Coppa la volevano al pari del Generale e del Capitano, del "Razzo", di "Ghiaccio bollente", del Profeta Elia, di Nat, di Pippo, di Snippe e di tutti gli altri.
La volevano gli ultrà e la voleva lo società, la voleva Santa Croce e tutti quelli che la difendono e che le vogliono bene.
La volevano, per noi, anche: i tifosi di Cuneo, Zorro 12 di Cesano Boscone e famiglia, Agostino di Bassano del Grappa, i ragazzini di Cecina e tanta altra gente che ha tifato per noi pur non essendo... di paese.
E´ tutta gente che ci vuol bene: onore a loro.
Ma a Verona c´era tanta altra gente che, con loro, tifava anche sommessamente per i "Lupi" e, da come ha abbracciato Noda e Blengini alla fine, creiamo che anche il Sor Velasco, sotto sotto abbia tifato, anche lui, per i Magici.
Abbiamo visto tanti altri volti, un pò meno felici: quello dell´Allegri di Padova e quello di qualcun altro della zona del Cuoio, ma ci fermiamo qui. La trasferta è stata epica e rimarrà scritta a caratteri cubitali nella storia dei "Lupi" e della Curva.
Una Curva che ha spinto come una dannata, come un´ossessa e come una forsennata per accompagnare i Magici alla vittoria.
Questa è arrivata con lo stesso, rotondo risultato di 3-0 così come nel 2005 a Bassano.
Sulla panchina avversaria, ieri come oggi Antonio Babini; corsi e ricorsi storici a volte tornano. Si dice così, no?
Il Professor Leo Ciardi che di pallavolo in paese ne sa, credo, più di tutti, dopo la partita col Genova, aveva garantito la vittoria in coppa, con la tranquillità olimpionica di chi la sa davvero lunga sul conto dei Magici.
Alla vigilia aveva confermato: "Avverto sensazioni positive". Una fortissima influenza gli ha impedito di essere presente a Verona.
"E´ segno che io le coppe non le debba vincere sul campo - ha detto - ma va bene così pur che si sia vinto a Verona come a Bassano"
Il Veneto ha portato bene alla Ngm Mobile così come portò bene anche alla Codyeco.
Ma la Curva, questa Curva è stata troppo grande e la Coppa è sua perché l´ha vinta anche lei, questa Signora Curva coi suoi striscioni, con le sue bandiere e bandierine, con le sue coreografie, coi suoi canti, con le sue sciarpe, con i suoi stendardi, con la fede di chi la frequenta e con la passione e lo smisurato amore di chi la manda avanti, così come si manda avanti una famiglia.
I ragazzi più giovani capiranno meglio il significato di quest´ultima frase quando avranno moglie e figli. Ma c´è tempo.
Per ora ragazzi fate festa e godetevela più che potete questa fantastica vittoria in Coppa!

(Info-Curva PalaParenti)


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