IL 21 LUGLIO LA FESTA A CIGOLI
21-07-2025 06:10 - News Generiche
Da tantissimi anni si tramanda la festa di paese a Cigoli, piccolo paesino nel comune di San Miniato, situato su una collina che si affaccia sulla Val d'Egola.
La festa si celebra ogni anno il 21 luglio ed è un numero così famoso che se lo pronunciavi, anche in località distanti, qualcuno rispondeva: Cigoli!
Con mia mamma e mia nonna andavamo in chiesa e, poi, partecipavamo alla processione che portava in giro per il paese la venerata Madonna “Madre dei bimbi”, colei che nel 1400 salvò un bimbo. Un miracolo ricordato con grande partecipazione da parte di tutti.
Poi, passavamo fra banchi dove io spingevo per avere un giocattolo e per fare qualche piccolo acquisto, anche se a quel tempo di soldi ce ne erano pochi.
La festa si celebra ogni anno il 21 luglio ed è un numero così famoso che se lo pronunciavi, anche in località distanti, qualcuno rispondeva: Cigoli!
Tanti anni fa, quando, io ero un bambino, ricordo i preparativi, la chiesa che si addobbava a festa e migliaia di fedeli, che per l'occasione, arrivavano in pellegrinaggio, dalle varie parrocchie della zona incamminandosi a piedi, pregando e cantando.
Partivano anche da Santa Maria a Monte, che dista dal paese circa 15 chilometri, in processione, un cammino lungo tutta la notte per arrivare alle prime ore del giorno, alla chiesa di San Giovanni Battista.
Sentivo dalla mia camera i canti intonati dai fedeli, su per la salita con il parroco che li precedeva.
Le strade si riempivano di banchi, alcuni venivano da Lamporecchio, facevano i famosi brigidini, il torrone, il croccante e lo zucchero filato, nell'aria il profumo dolce si mescolava a quello dell'incenso.
C'erano i banchi di giocattoli o balocchi come li chiamavano allora e c'era, anche, il cosiddetto “grattachecca”, quello che grattava il ghiaccio per farci gustose granite.
Nel tardo pomeriggio cominciava il viavai incessante e composto di tutti coloro che si apprestavano a rendere omaggio alla Madonna. Con mia mamma e mia nonna andavamo in chiesa e, poi, partecipavamo alla processione che portava in giro per il paese la venerata Madonna “Madre dei bimbi”, colei che nel 1400 salvò un bimbo. Un miracolo ricordato con grande partecipazione da parte di tutti.
Poi, passavamo fra banchi dove io spingevo per avere un giocattolo e per fare qualche piccolo acquisto, anche se a quel tempo di soldi ce ne erano pochi.
Tiberio Taverni
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