INVERNO...DOVE SEI?
05-01-2023 07:50 - News Generiche
Le corte giornate dell'autunno fatte di giallo e di rosso cedevano il posto al grigio, all'argento e al rosa dell'inverno, profumate di fresco e di dolce.
Ricordo l'azzurro del cielo, i tramonti che troppo presto oscuravano l'orizzonte e ci costringevano a finire in fretta i giochi.
Si rientrava nel tepore accogliente delle nostre case con i volti arrossati dal freddo, gli occhi lucidi e i capelli arruffati.
Le mani intirizzite cercavano inutilmente i guanti dimenticati nelle tasche della giacca e, poi, le ginocchia sbucciate, proprio nel punto di incontro fra i calzettoni e i pantaloni.
Ma erano belle quelle corse sull'erba ghiacciata, giocando a pallone, con i più bravi che sembravano ondeggiare nei prati spazzati dal vento, quasi fossero corolle verso il cielo infinito e nulla avrebbe potuto essere più meraviglioso.
Si rientrava sudati a scaldarsi alla stufa, mani e piedi, spesso sciupati dai geloni, che solo l'acqua di maggio avrebbe guarito.Ci si vestiva ancora assonnati, maglie pesanti, tutte di lana.
Uscendo di casa, portavamo la papalina in testa, la sciarpa alla bocca e sopra il naso, raccomandata con particolare fervore da mamma, i guanti a coprire le mani.
Si reggeva la cartella e, a passo svelto, ci s'avviava verso la scuola, attenti al ghiaccio insidioso. Il respiro appannava gli occhiali.
Erano giorni freddi, gli alberi nudi si coprivano di brina, al sole brillava come piccole manciate di diamanti.
E poi la neve lenta e festosa, polvere bianca su quei crepuscoli infiniti e bui.
L'inverno faceva il suo corso, le settimane che trascorrevano dopo le feste natalizie ci introducevano al carnevale e il proverbio febbraio ferra l'acquaio, trovava la giusta dimensione.
P.B.
Nella foto: Sù Fossi sotto la neve.
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