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L'AMARETTO DI SANTA CROCE IERI E OGGI

12-12-2025 06:03 - News Generiche
La tradizione vuole che la ricetta degli amaretti fosse nata nel monastero di Santa Cristiana.
Si racconta che una suora di origine siciliana avesse ricevuto per Natale una grande quantità di mandorle e le suore per non sprecare tanto ben di Dio, decisero di fare dei piccoli dolcetti.
E così con lo zucchero, mandorle e uova nascono i famosi amaretti, divenuti poi, dolce tipico di Santa Croce, amati e apprezzati in tutto il mondo.
La ricetta uscì dal monastero e passò al bar delle Spedite.
Angiolina e Giovanna si dettero un gran daffare, fare deliziando i loro clienti con cura, così come fece Reneo, riempiendo l'aria fin dalle prime luci dell'alba di profumo di pane e mandorle.
E, ancora Ulisse Turini ne prese nota e, quando dietro al banco esponeva i suoi amaretti, tutti si affrettavano all'acquisto.
Al bar del Turini, in corso Mazzini, diventato poi bar Greco, c'era un brulichio festoso di gente, di cappotti, guanti e sciarpe, il freddo pungeva.
Ad Ulisse successe Ugo, che naturalmente portò avanti la tradizione, anche quando lasciò la centralissima piazza Garibaldi e si trasferì in fondo al paese, verso Porta Fiorentina, chiamando il proprio bar, bar Italia.
Ugo impastava, infornava, cuoceva e confezionava i golosi amaretti in prestigiose cappelliere di carta con tanto di nastro, simpatica e originale idea regalo. E, infine, donne di tutte le età, si sono tramandate la preziosa ricetta, fatta di semplici ingredienti.
Mani che tritano, impastano, danno forma, doni sentiti del Natale ormai vicino.
Di tempo ne è passato, i ricordi diventano luci che si accendono e si spengono, ma come per magia, ogni anno, grazie alla Festa dell'Amaretto, si celebra quello che è stato ed è un gustoso biscotto di Santa Croce.
Non solo, è ormai consuetudine premiare i forni e le pasticcerie che instancabilmente portano avanti una tradizione di tutto rispetto.
Così ogni anno per l'8 dicembre c'è un vero concorso a cui partecipano gli “Amarettai” e una giuria che dopo averli assaggiati, decreta il vincitore, assegnando il prestigioso amaretto d'oro. Quest'anno il premio è stato assegnato all'Enoteca Vacchetta.

Patrizia Bianconi