02 Maggio 2024
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LA FIERA A SANTA CROCE: IERI E OGGI

29-11-2022 07:15 - News Generiche
Finita la fiera a Castelfranco vedevamo arrivare dalla parte del vecchio Municipio (oggi biblioteca comunale) i mezzi di trasporto, camion e vecchi autobus riadattati per portare parte delle giostre più grosse, come i bolidi di Mario Puccini, parente del sindaco Adrio.
Già vederli arrivare era una festa. Ci radunavamo incuriositi chi a piedi, chi in biciletta pronti per assistere al montaggio.
C'erano, lì Sù Fossi, oltre ai bolidi, l'autoscontro della signora Michelassi, i dischi volanti, il pozzo della morte o i calci in sella, la giostra di Milziade, un'altra più piccola sospinta a mano da una anziana signora di nome Lucia Sonino, tanti tirassegni ed altro.
In quei 200 metri, per noi bambini, c'era tutto e di più. Non vedevamo l'ora di salire sulle giostre e, dal Comune, dove babbo lavorava, arrivavano preziose contromarche che mi permettevano di allungare quei momenti di felicità.
Ricordo che le domeniche fossero due ed in corso Mazzini abbondavano banchi di ogni genere: dai dolciumi tradizionali ai giocattoli per bambini, vestiario, oggetti per la casa, dischi e tanto altro.
Uscivo di casa, la festa era lì e poco importava se un vento di tramontana mi arrossava il viso e le gambe ancora scoperte, correvo verso le giostre, mentre nell'aria si diffondeva un dolce odore di caramello e brigidini che invogliavano chiunque a comprarli con i croccanti e il torrone.
Pieno era il corso, come pure piazza Garibaldi e via Turi. Tutto era racchiuso come in una bomboniera per una speciale atmosfera di colori, suoni e un allegro vociare di bambini e adulti.
Poi, dopo la prima metà degli anni Sessanta, la fiera si spostò in piazza Fratelli Cervi, con i banchi lungo via Guidi e via del Bosco.
Nel novembre del 1966, dopo l'alluvione, le giostre non arrivarono. Furono comunque presenti l'autoscontro della signora Michelassi ed un tiro a segno.
Negli ultimi tempi, per un anno o forse due, le giostre hanno trovato posto in piazza Oscar Romero, in zona palasport, senza troppo successo.
Quest'anno, dopo più di 70 anni di assidua presenza, a Santa Croce non è arrivata la giostra simbolo della festa cittadina: l'autoscontro, quelle definite dagli adolescenti “automobiline a picchio”. La cosa ha sorpreso soprattutto i vecchi santacrocesi.
Qualcuno ricordava, giustappunto, di averle sempre viste, perfino nel novembre del 1966, in quella conosciuta come la “piazza di Cipriano”.
Neppure la pista più piccola, quella per bambini, oggi non c'è e, al suo posto, un colorato gonfiabile.
Un quarto di piazza (foto) è addirittura rimasto libero ed è possibile parcheggiare. Questo la dice lunga sui cambiamenti avvenuti.
Ognuno custodisca i propri ricordi di un tempo ormai lontano.

Marco Lepri

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