LA STRADA
02-06-2025 06:30 - News Generiche
Fino a un certo punto è stata la nostra strada.
Chiusa da un lato con una catena, permetteva solo l’accesso ai residenti e questo l’ha resa luogo di giochi e di svaghi senza limiti e soprattutto senza pericoli.
La preferivamo agli ampi giardini delle abitazioni dalle quali qua e là si affacciavano imponenti magnolie e abeti dai tronchi rugosi.
Ombreggiavano i rami sull’asfalto colorato dai gessetti con i quali si disegnava il gioco della campana e noi, in fila uno dietro l’altro, lanciavamo il sasso, mentre gli incitamenti interrompevano la concentrazione e gli equilibri talvolta precari.
C’erano poi, le corde corte e quelle più lunghe, quest’ultime rette da due di noi, mentre la terza entrava saltando cogliendo l’attimo giusto.
I più piccoli si divertivano con il pallone, finito spesso sui prati dei giardini, un’indecenza calpestarli!
Sfrenate corse in bicicletta su e giù, erano il risultato di ginocchia sbucciate, mani e piedi polverosi.
Nelle ore più calde cercavamo riparo al tavolino di pietra di Sandra e con il mangiadischi a tutto volume intonavamo canzoni che facevano vibrare l’aria con le nostre voci e volare così in alto da non scendere più.
L’ape di Birinci arrivava sbuffando con i suoi gelati e quella di Primo, l’acquaiolo che veniva da Staffoli e si innervosiva, mentre noi ci divertivamo dispettose a rubar le felci che tenevano fresche le damigiane.Cesare si annunciava con vigorosi colpi di clacson, era il segnale di metterci da parte, dopo poco rientravano tutti.
Li accoglievamo attenti e premurosi, di lì a breve saremmo andati a cena.
Subito dopo, aspettando il calar del sole, giocavamo a nascondino e, ancora, di nuovo a cantare, disturbando talvolta chi, invece, voleva riposare. Si allungavano le ombre, la campagna si scuriva e sciami di lucciole stemperavano il buio.
Bella la nostra infanzia, spensierata, scherzosa, infinita, fatta di poco eppure di tanto.Patrizia Bianconi
[
]
[
]
]
[
]