LE SPENSIERATE ESTATI DI DONORATICO
21-08-2021 05:07 - News Generiche
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C'è tutta la spensieratezza giovanile in quei ricordi di estati ormai lontane, che Angelo ci racconta sul far della sera.
"Si arrivava sulla spiaggia, passando per stretti sentieri sabbiosi; ai lati una natura selvaggia incorniciava uno spicchio di terra incontaminato e stupendo.
Si camminava uno dietro l'altro, in perfetta fila indiana.
Il tratto era breve, fra le dune, il luccichio del mare ci sorprendeva sempre.
Abbondavano sulle dune arbusti di ginepro, piante aromatiche e pezzi di legno, levigati dal mare.
Ci disponevano in cerchio, seduti sugli asciugamani, aprivamo cestini di vimini, colmi di ogni bene.
E subito un gustoso profumo di salumi e focacce inondava l'aria e copriva quello dolciastro delle creme abbronzanti che per tutto il giorno aveva fatto da padrone.
Fette di cocomero e pesche succose ci imbrattavano mani e bocche che, ancora sapevano di mare.
E quando il sole incendiava l'orizzonte e lo tingeva di rosso, aspettavamo ammutoliti dall'emozione, l'accordo delle chitarre.
Intonavamo allora, timidi, le prime parole di Battisti, idolo della nostra adolescenza, che le scolpiva nei nostri cuori e non si cancellavano più.
Con gli occhi socchiusi ci giuravamo eterno amore, romantiche promesse che avremmo inseguito inutilmente per mesi.
Stretti così, intorno a piccoli falò, a trovare le parole che spesso ci morivano in gola.
Poi, prima che il buio fosse troppo nero, venivate a chiamarci.
Mi aspettavate orgogliosi, davanti a casa.
Vi rivedo tutti e tu, babbo, mi venivi incontro e, sorridendo, mettevi la tua mano sulla spalla, complice della mia spensierata adolescenza.
Fotogrammi a colori di storie di altri tempi".
Patrizia Bianconi
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