LO CHIAMAVANO (IMPROPRIAMENTE) COTTRONE

Lo chiamavano cottrone, in realtà il suo nome esatto era coltrone.

Si trattava di una coperta imbottita di cotone, con le impunture come le materasse di una volta.

Era di stoffa pesante, di solito in tinta unita, quella di mamma era rosa antico, abbinata alle poltroncine, anch'esse dello stesso colore.

Poteva essere giallo tenue o verde chiaro, era un oggetto che faceva parte del corredo, insieme alle lenzuola ricamate a mano e a un copriletto più leggero, usato in primavera.

Si metteva sopra la coperta di lana e insieme al caldano, assicurava un dolce tepore.

La stufa a legna o il camino riscaldavano soltanto la cucina, mentre nelle altre stanze c'era molto freddo.

Gli inverni particolarmente rigidi gelavano le case, dalle finestre si intrufolavano spifferi insidiosi e dai vetri spesso appannati faceva capolino la notte stellata.

Il coltrone rimaneva sui letti almeno fino a marzo, poi veniva arieggiato e riposto nel baule o nell'armadio.

Si guardava alla bella stagione con animo più leggero, il sole avrebbe fatto la sua parte.