MAGGIO, NON SOLO ROSE
06-05-2025 06:15 - News Generiche
C'era d'aspettare più di un mese perché l'ora da solare diventasse legale, eppure l'aria aveva già nuovi odori.
A dir la verità profumava. Profumavano boccioli di rose che, vanitosi, lentamente si aprivano al sole e si lasciavano cullare da refoli di vento ormai caldo, mentre insetti golosi facevano a gara per posarsi sui morbidi petali.
Profumava il bianco gelsomino fra le siepi di tenere foglie da poco nate.
Profumava l'erba dei prati, dei giardini tappezzati da timide margherite.
Profumavano i campi di fieno tagliato, mentre i papaveri macchiavano di rosso le spighe ancora acerbe.
E intanto più leggeri diventavano gli indumenti. I calzettoni di lana lasciavano il posto a quelli di cotone, scarpe leggere di cuoio sostituivano quelle pesanti che ci avevano riparato dai rigori dell'inverno e, infine, simpatici completini di lana leggera ci davano un assaggio dell'estate in arrivo.
Si trattava di una maglia a mezze maniche e una giacchina con bottoni e dello stesso colore da indossare sopra, soprattutto la sera.
Dopo il 1° Maggio ornato di garofani rossi, rimanevano in viale Buozzi, gli striscioni a sventolare ancora per poco fra le foglie.
La poesia il 5 maggio di Alessandro Manzoni ci invitava a riflettere sulla grandezza della storia; poi la Festa della Mamma, addobbava i fiorai di Corso Mazzini di piante, di nastri e soprattutto di rose.
E, ancora, rose raccolte in piccoli mazzi, che omaggiavano Santa Rita.
Aspettavamo le lucciole, mentre i grilli già concertavano all'imbrunire. Corse in bicicletta, scampagnate, passeggiate fra i viottoli sterrati e polverosi, girotondi d'aria che sapeva di menta, di rosmarino, di lavanda.Il mare era lontano. Sarebbe arrivato a luglio, senza fretta, senza code, senza affanno.
Patrizia Bianconi
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