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MOTO GUZZI, 100 ANNI DI AUTENTICA PASSIONE

27-03-2021 06:32 - News Generiche
Per Carlo Guzzi, Giorgio Parodie Giovanni Ravelli, il sogno di “produrre e vendere motociclette e perseguire altre attività legate o connesse ai settori metallurgiche meccanico” sorse per la prima volta durante la prima guerra mondiale.
Meno nelle trincee fangose che nella loro eroica antitesi: i teatri aerei dove gli assi volanti del periodo rischiavano la vita per competere per la gloria. Motociclisti e aviatori tutti insieme, Guzzi, Parodi e Ravelli hanno vissuto e respirato le realtà eroiche e non eroiche della Grande Guerra. Come molti della loro generazione, guardando oltre il fango e fissarono il loro sguardo sulle strade luccicanti, sui corsi d’acqua e sui cieli del futuro. Poco importava se la velocità in questione fosse celeste o terrestre o marittima.
La velocità significava tutto: progresso scientifico, industria e innovazione, l’avvento di una civiltà delle macchine, nuove libertà, piaceri e forme di svago. E’ stato cento anni fa. L’azienda che hanno costruito come monumento vivente alla memoria di Ravelli compie oggi, 15 marzo 2021, un secolo.
Moto Guzzi ha tenuto il passo sin dal momento in cui la prima moto è uscita dalle linee di produzione a Mondello del Lario.
Il primo modello fu la Normale: un veicolo le cui prestazioni erano tutt’altro che normali per gli standard dell’epoca.
I successivi cinquant’anni dei telai e propulsori Moto Guzzi non si dimostreranno meno vincenti, sia in pista che su autostrada e strade cittadine, spaziando da motori di piccola e media e grande cilindrata confezionati in una vertiginosa serie di configurazioni da singoli e gemelli a quattro e persino otto: il caso del celebre Otto Cilindri.
Intorno al 1965, al vertice di questa catena evolutiva, fa il suo debutto il motore che è diventato la firma del marchio di Mandello: il bicilindrico trasversale a 90 gradi raffreddato ad aria. Il cambiamento p stato innanzitutto nella filosofia. Lontano dalle prestazioni fine a se stesse, più vicine alle esigenze del mondo reale, lontano dal fare affidamento sulla pista per guidare il processo di sviluppo dei veicoli futuri.
Durata, riparabilità, coppia più che potenza vertiginosa sono diventati i mantra di Mondello. Accoppiato alla trasmissione a cardano, standard di Moto Guzzi, questo robusto e affidabile propulsore è stato originariamente costruito pensando agli utilizzi in ambiti istituzionali particolarmente esigenti (come Forze Armate). Nei decenni successivi ha subito una legione di affinamenti pur rimanendo fedele alla propria personalità originale. Dal momento della sua fondazione, il marchio dell’aquila non si è limitato a sorvolare la pista e l’asfalto.
Ha anche affrontato viaggi fuoristrada sbalorditivi come quando, nel 1928, Giuseppe Guzzi, fratello di Carlo, effettuò un raid di 6.000 chilometri da Mandello al punto più settentrionale della Norvegia, raggiungendo il Circolo Polare Artico, su una Moto Guzzi GT 500 (successivamente ribattezzata Norge).
Lo spirito di avventura dell’azienda non si è però limitato al regno del fuoristrada. Si è espresso come un implacabile appetito per l’invenzione e l’innovazione, in particolare durante il mezzo secolo inaugurale del marchio. Moto Guzzi ha aperto la strada a testate a doppia accensione, i primi cavalletti centrali per moto, telai elastici costruiti attorno a un involucro che ospita quattro molle più un forcellone tubolare, sistemi di frenatura collegati, trasmissioni automatiche (come quelle della 1000 Convert), il Compact Reactive Shaft Drive, sistema che separa la reazione di coppia della trasmissione finale all’albero della sospensione tramite bracci di reazione flottanti...l’elenco è lungo.
Cento anni dopo che l’aquila di Mondello ha preso il volo, centinaia di modelli e innovazioni dopo, dopo che molti milioni di corse hanno portato l’euforia della velocità ai motociclisti di tuto il mondo siamo pronti ad inaugurare un secondo secolo Moto Guzzi.
Attraversando i secoli, oltre le guerre, oltre le pandemie.

Tratto dal libro MOTO GUZZI – I CENTO ANNI, edito da Rizzoli, in libreria dal prossimo Maggio.



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