NO DEGLI ULTRAS ALLA RIPRESA: " E' SOLO PER I SOLDI"

Le tifoserie d'Italia, Spagna, Germania e Portogallo, si uniscono e sottoscrivono un comunicato dal titolo: “Stop football, no football without fans” sottolineando quando la salute pubblica debba essere il primo obiettivo per tutti e soprattutto che il calcio, senza tifosi, non è il calcio.

Dopo gli striscioni di protesta apparsi davanti agli stadi di Torino, Roma, Genova e Bergamo, gli ultras prendono posizione con un documento scritto nero su bianco e condiviso da gran parte dei tifosi europei.

La ripresa dei campionati a porte chiuse è un'ipotesi inaccettabile per gli ultras che accusano: “A scendere in campo sarebbero solo gli interessi economici e questo viene confermato dal fatto che il campionato dovrebbe ripartire a porte chiuse, senza il cuore pulsante di questo sport popolare: i tifosi. Oggi il calcio è considerato più come uno sport, dove le tv tengono sotto scacco le società”.

Contraria alla ripartenza anche la Curva Nord dell'Inter (nella foto una parte di questa) che decide però di spiegare la propria posizione con un proprio comunicato: “E' il momento del lutto e del silenzio. O almeno così dovrebbe essere. Milano piange i suoi morti. La Lombardia e l'Italia intera sono in ginocchio- si legge nel post su Facebook – e la vita di tutti noi è segnata da un presente devastante e da un futuro incerto. Il calcio va messo da parte”.