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OMO DELL'ANNO 2020: KOJAK SORPRENDE TUTTI

25-07-2020 10:30 - News Generiche
E' il popolare Kojak, al secolo Paolo Terreni (nella foto di Angelo Cavallini) l'Omo dell'anno 2020.
Questi succede a Giovanni Gronchi, detto Toro.
Così è stato deciso dal gruppo santacrocese dei “Greggi alla rete” in occasione dell'annuale festa, svoltasi per l'occasione nella rinnovata cornice de Il Cavaliere in località Le Vedute.
Ha vinto Kojak, a sorpresa, nonostante il grande favorito della vigilia fosse stato Magnus (Marco Nuti) che precedeva altri papabili come Puccio (Roberto Puccini) Aci (Maurizio Marmugi) e Bolide (Massimo Bagnoli).
Questi aveva scritto così, su Facebook, prima dell'elezione dell'omo dell'anno: “Siamo una delle generazioni cresciute sulla strada e qualsiasi problema che si pone davanti a noi, lo “asfaltiamo” con naturalezza”.
Anche Kojak, presidente dei “Greggi”, aveva presentato la serata – sempre su Facebook – parlando del gruppo da lui presieduto, evidenziandone lo spirito goliardico e l'affiatamento fin da ragazzi.
Queste le sue parole: “Siamo un gruppo di amici, nato al bar Cuoiopelli parecchi anni fa, con la passione per la Cuoiopelli, i Lupi e la conceria. Ne abbiamo combinate di tutti i colori e siamo sempre stati molto uniti. Il mondo è cambiato, ma noi no. Abbiamo sempre un punto dove ritrovarci, sfogarci, trovare quei cinque minuti di serenità. Da Spartaco, Daino, Giannini, Loriana Betti, Vacchetta, siamo sempre e solo noi, con le nostre storie, con la nostra amicizia, con i nostri problemi, con la nostra pazzia, con la nostra voglia di ridere e stare insieme. Greggi alla rete forever”.
Tornando indietro nel tempo, agli anni della gioventù, Kojak aveva ricordato: “Eravamo i guardiani notturni di questo paese, tutte le sere in giro a far casino ma con rispetto (insomma) per la gente”.
Ieri sera un centinaio di “Greggi” hanno fatto festa, con la presenza di una discreta presenza femminile con le “Gregge” capitanate da Roberta Masoni.
La stessa Roberta, con Rossano e “Toro”, si è esibita interpretando un medley dei Ricchi e Poveri.
In consolle ha suonato, con la bravura di sempre, il dj Dollaro.
Hanno cantato il napoletano Gigi Leveque ed il Maestro Roby.
Sono stati consegnati alcuni attestati a santacrocesi sempre attivi per la vita del paese e per il gruppo dei “Greggi” come: Piero Martini (storico delle Lastre), il talentuoso fotografo Angelo Cavallini, Maurizio Zini giornalista, Maurizio Deidda “sardo nel cuore” e Urbino, santacrocese sempre in prima linea.
Da Cagliari, per merito di Daniele Zini, fratello di Maurizio, sono arrivate due magliette da allenamento (ufficiali) della compagine rossoblù.
Queste sono state donate a due sardi doc (di Samugheu) Giovanni e Maurizio Deidda.
La maglia da gioco del calciatore Joao Pedro è stata inizialmente acquistata da Urbino ma, questi ha dovuto rinunciare, per il perentorio rilancio di Alberto Banti, in funzione del figlio, appassionato di calcio.
Per il vittorioso Kojak: corona, scettro e mantello, col compito di traghettare il nutrito e colorito il gruppo, in anno un tantino complicato, soprattutto per il sopraggiungere dell'annunciata “greggite”.

Marco Lepri


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