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QUANDO L'AMORE E' UN OMBRELLO (di Paolo Pianigiani)

25-07-2020 06:01 - News Generiche
Appendice a LA DONNA ALLA FINESTRA di Franco Polidori
Chiudiamo il capitolo de LA DONNA ALLA FINESTRA con uno scritto e la foto di quella signora.
Tante sono le segnalazioni ricevute, le testimonianze.
Chi ha letto LA DONNA ALLA FINESTRA nel primo post, ha risvegliato la propria memoria.
C'è chi ha raccontato di nuovo quella storia. C'è chi ha ringraziato, chi l'ha definita una storia triste, romantica, ma d'amore.
Chi quella storia l'ha fatta propria ed è stata musicata e scritta e è diventata una canzone: "Teresa".
Chi racconta che andava quelle poche volte al mercato a piedi ad Altopascio, o a Fucecchio sempre a piedi e sempre con un ombrello in mano. Chi ancora sostiene che sul davanzale di quella finestra al calar della sera c'era sempre una candela accesa.
E infine pubblico anche la foto di quella signora.
Dedico a lei questo elaborato scritto da Paolo Pianigiani:


QUANDO L'AMORE E' UN OMBRELLO
Chi ha avuto la fortuna di vederla l'avrà riconosciuta subito: eccola là, la vecchina del Galleno...
Ce l'hanno raccontata fin da bambini quella bella storia d'amore che portò forse alla follia.
Non so ancora il nome, ma lo sto cercando.
Per ora la chiamo Maria, abitava in una casetta al Galleno sulla strada che si faceva e si fa ancora oggi per andare al mare.
Siamo intorno al 1915. Maria ha un fidanzato e tanti progetti. Scoppia la guerra e il fidanzato come tanti ragazzi della sua età parte.
E' un giorno di pioggia. Per l'addio che sarà l'ultimo, ci vuole l'ombrello. E si saranno dati un bacio, lunghissimo, sotto una pioggia triste come loro...
La guerra finisce e probabilmente il fidanzato è tra i dispersi. Nemmeno una certezza, una tomba su cui piangere. Maria è giovane, non si rassegna. Tornerà, dice e si mette ad aspettare.
Alla finestra, al primo piano, lo sguardo fisso sulla strada là dove ha visto per l'ultima volta il suo amore. E se ancora dovesse piovere quando torna? L'ombrello è pronto lì accanto a lei.
Gli anni passano e lei sempre lì. I familiari avranno cercato di convincerla a rassegnarsi, a rifarsi una vita, lei così giovane...
Ma lei non abbandona la sua speranza, o è la speranza che non abbandona lei. Tornerà, si ripete con un sorriso, tornerà in un giorno di pioggia e saremo felici, insieme.
Passano gli anni, tanti, e lei sempre lì con il suo ombrello. E i villeggianti, d'estate, diretti al mare passando davanti alla casa del Galleno avranno raccontato ai bambini la storia e indicato l'ombrello e la signora con i capelli bianchi, poverina, matta per amore.
Poi un giorno sparì, la casa cambiò aspetto, da rurale diventò civile, perse tutto il suo fascino e la sua leggenda.
Ma sempre passando da quelle parti, immancabile ci prende il ricordo. E il pensiero corre a lei, all'ombrello, all'amore che quando è infinito, porta qualche volta alla follia.
E si continua a raccontare ai nostri figli questa storia, anche se la casa non si riconosce più.
Sapete, bambini, qui una volta c'era una signora con l'ombrello...

Paolo Pianigiani

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