PRIMO GIORNO DI SCUOLA
15-09-2021 06:01 - News Generiche
Cara maestra, te lo riporto.
È più alto, meno biondo e più incazzoso.
È cresciuto, abbastanza da vestirsi da solo, scegliersi la colazione e rispondere a tono un po' a tutti.
Cara maestra, non sa ancora distinguere il bene dal male, tu insegnagli che per ogni nemico ci saranno almeno due amici.
Cara maestra, raccontagli favole a lieto fine, che tanto avrà tempo per le delusioni. Insegnagli l'arte della pazienza, fagli ascoltare buona musica, lascia che sia il silenzio a fargli scegliere le parole da pronunciare.
Cara maestra, non me ne frega niente delle restrizioni, tu abbraccialo, ogni volta che ne avrà bisogno, fallo sentire al sicuro nel calore della tua comprensione, fa in modo che si fidi degli altri, che ne veda il buono prima del marcio.
Cara maestra, non avere fretta, di farlo colorare bene, magari non farà il pittore, di insegnargli i numeri, magari non sarà un matematico. Aspetta i suoi tempi, non correre, fagli prendere fiato, concedigli il tempo di riposare e insegnagli che il posto per gli errori non è un luogo da evitare, ma un pozzo da cui attingere.
Cara maestra, insegnagli a cadere e a rialzarsi, a piangere senza vergogna, ad avere fiducia in se stesso, a non abbassare mai la testa, a credere negli amici e nei miracoli.
Cara maestra, insegnagli il rispetto, la gentilezza, l'arte del perdono e della condivisione. Insegnagli a fare da solo ma a non vergognarsi mai di chiedere aiuto. Non raccontargli quella storia che l'unica mano che troverà sarà alla fine del suo braccio. No, non dirglielo mai, digli piuttosto che il mondo è pieno di mani tese ad aiutare.
Cara maestra, sii per lui i miei occhi e le mie mani. Guardalo come fosse tuo, toccalo come toccheresti un cristallo fragile, proteggilo come il più prezioso dei tesori e non lasciarlo solo mai.
Cara maestra, te lo riporto, ti porto la parte migliore di me, abbine cura, mi raccomando.
Fonte: una mamma del web
È più alto, meno biondo e più incazzoso.
È cresciuto, abbastanza da vestirsi da solo, scegliersi la colazione e rispondere a tono un po' a tutti.
Cara maestra, non sa ancora distinguere il bene dal male, tu insegnagli che per ogni nemico ci saranno almeno due amici.
Cara maestra, raccontagli favole a lieto fine, che tanto avrà tempo per le delusioni. Insegnagli l'arte della pazienza, fagli ascoltare buona musica, lascia che sia il silenzio a fargli scegliere le parole da pronunciare.
Cara maestra, non me ne frega niente delle restrizioni, tu abbraccialo, ogni volta che ne avrà bisogno, fallo sentire al sicuro nel calore della tua comprensione, fa in modo che si fidi degli altri, che ne veda il buono prima del marcio.
Cara maestra, non avere fretta, di farlo colorare bene, magari non farà il pittore, di insegnargli i numeri, magari non sarà un matematico. Aspetta i suoi tempi, non correre, fagli prendere fiato, concedigli il tempo di riposare e insegnagli che il posto per gli errori non è un luogo da evitare, ma un pozzo da cui attingere.
Cara maestra, insegnagli a cadere e a rialzarsi, a piangere senza vergogna, ad avere fiducia in se stesso, a non abbassare mai la testa, a credere negli amici e nei miracoli.
Cara maestra, insegnagli il rispetto, la gentilezza, l'arte del perdono e della condivisione. Insegnagli a fare da solo ma a non vergognarsi mai di chiedere aiuto. Non raccontargli quella storia che l'unica mano che troverà sarà alla fine del suo braccio. No, non dirglielo mai, digli piuttosto che il mondo è pieno di mani tese ad aiutare.
Cara maestra, sii per lui i miei occhi e le mie mani. Guardalo come fosse tuo, toccalo come toccheresti un cristallo fragile, proteggilo come il più prezioso dei tesori e non lasciarlo solo mai.
Cara maestra, te lo riporto, ti porto la parte migliore di me, abbine cura, mi raccomando.
Fonte: una mamma del web
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